Page 348 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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pronti che i primi nuclei delle Brigate Bosak e Menotti in piena formazione,
non esitava il 20 a mandarli incontro alle truppe del Werder sull’Ognon e sul-
la Saône: con il compito di trattenere il nemico a nord dei due fiumi e di ri-
tardarne la marcia su Digione. Senza artiglieria e con forze esigue, quali in
quel momento disponeva, il generale non poteva pensare ad una resistenza se-
ria in campo aperto, ma doveva limitarsi ad una guerriglia attiva ed aggressi-
va, condotta con piccoli nuclei, che tendendo imboscate in più punti con-
temporaneamente alle spalle e sui fianchi delle sue colonne, impedissero al so-
verchiante nemico di procedere speditamente. Se, con siffatto procedimento,
Garibaldi fosse riuscito a trattenere sull’Ognon e sulla Saône il nemico per il
tempo necessario all’arrivo delle altre truppe destinate a completare l’Armata
ed al generale Cambriels di riorganizzare le proprie in Besançon, sarebbe sta-
ta sua intenzione attirare verso Dôle il Werder, che aveva ricevuto l’ordine di
appoggiare verso ovest per coprire il fianco delle Armate operanti nel teatro
della Loira ed attaccarlo con il concorso da ovest delle truppe del dottore La-
valle, che comandava con il grado di colonnello a Digione e, da est, di quelle
del Cambriels nel terreno insidioso che si estendeva tra quei due corsi d’acqua.
La foresta della Serre, che ne occupa la parte centrale, si sarebbe mirabil-
mente prestata a determinare la sorpresa ed a neutralizzare la superiorità del-
le forze posseduta dal nemico. Era questo il partito più razionale al quale Ga-
ribaldi in quella precaria situazione potesse applicarsi ed esso avrebbe avuto
probabilità di buon successo, se non fosse mancato il concorso delle truppe
di Digione e di Besançon.
I distaccamenti, infatti, inviati in avanti dal Menotti e dal Bosak avevano
respinto, il 21, oltre l’Ognon gli elementi esploranti del Werder e catturati
prigionieri; il grosso della Brigata Menotti era raccolto a monte Rolland,
quello della Bosak a Moissey, pronti a sostenerli.
Garibaldi ordinava di occupare i villaggi a nord della foresta della Serre ed
il ponte di Pesmes; aveva invitato il Lavalle a tenersi pronto a passare la Saô-
ne a Pontailler ed il Cambriels ad agire da Besançon su Gray; egli avrebbe
condotta l’azione frontale da monte Rolland verso nord.
L’operazione ideata da Garibaldi avrebbe indubbiamente ostacolato il di-
segno moltkiano, arrestando per un tempo rilevante il Werder sull’Ognon.
Garibaldi, inaspettatamente, riceveva il 23 ottobre invito urgente dal Cam-
briels di accorrere in suo aiuto e di agire contro le truppe prussiane operanti
ad ovest di Besançon che minacciavano di aggirarlo e tagliarlo fuori da Lione.