Page 358 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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                   dese a Fontaine-Française orientandosi verso nord-ovest, ma non trovarono
                   traccia di garibaldini; altre ricognizioni il Werder aveva spinto verso Nuits a
                   sud di Digione per osservare la Divisione francese Crémer dislocata a Beau-
                   ne. Verso ovest e nella valle dell’Ouche gli avamposti badesi si estendevano
                   sulla linea Plombières-Prenois-Darois; il Werder era ben lungi dal supporre
                   che Garibaldi potesse avere velleità offensive. Egli fu quindi pienamente sor-
                   preso quando, all’alba del 25, gli avamposti furono attaccati a Plombières.
                   Garibaldi, lasciati i mobilisés ancora non organizzati con il Lobbia in Autun,
                   circa 7000 uomini, il 21 mosse per Arnay-le-Duc, Bligny e la valle dell’Ou-
                   che, con i carabinieri genovesi, la legione italiana del Tanara, le 2 batterie, con
                                                                  a
                   i battaglioni della guardia nazionale mobile della 3 Brigata e con la compa-
                   gnia ausiliaria del genio; circa 2900 uomini. A Pont-de-Pany nel pomeriggio
                                                       a
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                   del 24 dovevano convergere le brigate l , 2 e 3° ed a Arnay la 4 ; in realtà ta-
                   le congiunzione avvenne il 25.
                      Era intendimento del generale di puntare nella notte sul 26 con due co-
                   lonne su Digione: una, a destra, costituita dalla 1ª Brigata per la rotabile di
                   destra dell’Ouche fiancheggiata verso sud da gruppi di franchi tiratori, con
                   obiettivo il sobborgo d’Ouche; l’altra - 3ª Brigata del Menotti in testa - per
                   la ferrovia, fiancheggiata a nord verso Lantenay dalle migliori truppe della 2 a
                   Delpech, obiettivo: la stazione ferroviaria di Digione. Nel pomeriggio del 25
                   il Bosak urtava presso Velars negli avamposti nemici e veniva fermato. La sor-
                   presa non era più possibile. Garibaldi allora modificò le disposizioni date ed
                   avviò tutta la colonna di destra da Mâlain su Lantenay, ove il generale passò
                   la notte, durante la quale vi giunse il capo di S.M. della Divisione Crémer per
                   informarlo che prima del 29 questa non avrebbe potuto concorrere da sud al-
                   l’azione su Digione. O desistere dall’impresa diventata assai aleatoria senza il
                   concorso del Crémer, o attendere. Garibaldi preferì attendere e rimase in at-
                   tesa a Lantenay ed inviò verso Val-Suzon gli esploratori per accertare o meno
                   la presenza di nemico in quella direzione pericolosa per lui.
                      Senonchè verso le 6,30 del mattino seguente, 26, gli esploratori segnalaro-
                   no l’avvicinarsi di una forte colonna nemica da Prenois su Pasques: era il di-
                   staccamento Degenfeld della 4 Divisione di riserva inviato da Mirebeau ver-
                                               a
                   so St.-Seine in ricognizione (3 battaglioni, 1 squadrone e mezzo e 1 batteria).

                      Combattimento di Pasques. - II colpo di mano su Digione si trasformava in
                   combattimento di Pasques.
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