Page 359 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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impag. Libro garib CISM  19-02-2008  13:12  Pagina 341








                                          LA CAMPAGNA DI FRANCIA 1870 - 1871              341




                         Garibaldi ordinò alle batterie di prendere posizione e di aprire il fuoco sui
                      Badesi; intanto schierava le truppe: 3 e 4 Brigata in prima linea, 2 in secon-
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                      da linea e verso le 11 mosse all’attacco di Pasques ove già era giunta l’avan-
                      guardia nemica. Il nemico, da parte sua, attaccava da Plombières la 1ª Briga-
                      ta e la respingeva su Velars; essa prendeva posizione sul versante settentriona-
                      le della valle.
                         Garibaldi, a cavallo, alla ferme di Puit-de-Mont dirigeva l’azione: attacco
                      frontale di Pasques con le due Brigate di prima linea; aggiramento per la si-
                      nistra con la 2 Brigata; in riserva i mobilisés.
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                         Lo slancio dei volontari del Tanara e delle altre unità di franchi tiratori eb-
                      be ben presto ragione della resistenza nemica. Il Degenfeld minacciato di ag-
                      giramento appena un’ora dopo l’inizio dell’azione è costretto a sgomberare
                      Pasques e fortemente premuto dai garibaldini tenta di fare resistenza prima a
                      Prenois, poi a Darois. Garibaldi a cavallo si trovava in prima linea esaltando
                      con la sua presenza, calmo e sorridente, lo spirito dei volontari e dei franchi
                      tiratori, che pieni di entusiasmo si avanzavano combattendo in lunghe cate-
                      ne in ordine perfetto come se manovrassero in piazza d’armi.
                         A Prenois ed a Darois, Garibaldi è in testa alle colonne che assaltano alla
                      baionetta, esempio di temerità forse inopportuno per un generale in capo, ma
                      in quella circostanza necessario per truppe improvvisate che affrontano in
                      campo aperto per la prima volta le più famose truppe di Europa.
                         Già annottava e nel freddo crepuscolo cadeva fine e penetrante la pioggia
                      ghiacciata: occorreva arrestare l’inseguimento e riordinare le truppe; il nemi-
                      co in fretta si ritirava su Daix e Talant ove anch’esso si arrestava sbarrando con
                      avamposti all’altezza di Hauteville la rotabile di Digione.
                         A rincalzo, intanto, era accorso da Talant e Daix un battaglione di fucilie-
                      ri del 3° badese.

                         L’attacco notturno. - La fermata però fu breve. Garibaldi di fronte alla riti-
                      rata del nemico e nella considerazione che le truppe a lui contrapposte duran-
                      te tutta la giornata non avevano ricevuto rinforzi, per cui era da ritenersi che
                      altre forze non fossero in Digione, volle continuare l’inseguimento sino  al-
                      l’occupazione della città. Lo spirito delle sue truppe vittoriose era altissimo;
                      afferrare l’occasione propizia mancata il giorno prima per l’inatteso inciden-
                      te del Bosak sembrò opportuno, anzi necessario. Per conseguenza il generale
                      diede subito disposizione, non appena i reparti si fossero riordinati, di ripren-
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