Page 361 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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LA CAMPAGNA DI FRANCIA 1870 - 1871 343
ed ordinò di rientrare tutti a Autun, prima che il nemico, rimessosi dalla sor-
presa, incalzasse.
Ed infatti il Werder per la mattina del 27 intendeva prendere l’offensiva
con tutte le truppe che potè nella notte concentrare attorno a Digione.
I Badesi rioccuparono Pasques e Lantenay dopo breve resistenza della Bri-
gata Delpech e, l’indomani, si avanzarono su Sombernon, senza però ripren-
dere contatto con il grosso dell’Armata; la quale continuando la propria riti-
rata, rientrava il 1° dicembre ad Autun protetta dalla retroguardia comanda-
ta dal Ricciotti che ebbe a sostenere vivaci scontri con le truppe del Werder
ad Arnay-le-Duc, il 30. Garibaldi rientrò ad Autun nella stessa giornata; seb-
bene da cinque giorni si era prodigato senza posa, a cavallo lunghe ore, viag-
giando di notte, organizzando e dirigendo ogni cosa personalmente, incuran-
te del proprio stato di salute, con ammirevole forza di volontà, ispezionò mi-
nutamente le posizioni che aveva ordinato di organizzare per la difesa della
città e dettò per ciascun comandante di settore precise e minute istruzioni.
Un tentativo di attacco del nemico, il 1° dicembre, venne nettamente re-
spinto.
La manovra di Digione, pur così razionalmente preparata e con grande
spirito offensivo condotta, era fallita. Troppa sproporzione di mezzi esisteva,
anche tenuto conto della distrazione di forze provocata dalla finta di Châtil-
lon, tra i due partiti. Tuttavia è consentito supporre che essa avrebbe potuto
aver esito favorevolese, nel momento decisivo, non si fosse manifestato il pa-
nico tra i battaglioni mobilisés e sovrattutto, se avesse dato il suo concorso,
inutilmente richiesto da Garibaldi, la Divisione del Crémer la quale, invece,
rimase inoperosa a pochi chilometri da Digione a nord di Nuits, per cui il
Werder potè disporre di tutte le forze che aveva sottomano per fronteggiare
l’inatteso attacco di Garibaldi. Dati lo stato di incompleta organizzazione del-
le forze e, sovrattutto, la scarsissima efficienza della massa, Garibaldi aveva
potuto impiegare soltanto una limitata aliquota di essa.
Cosicché dei 15.814 uomini e 18 pezzi che l’Armata dei Vosgi contava al
1° dicembre, soltanto 6000 uomini ed i 18 pezzi poterono prendere parte al-
l’offensiva: troppo pochi per aver ragione del XIV Corpo d’armata e, sovrat-
tutto, per mantenersi da soli in Digione, qualora fossero riusciti a penetrarvi.
Malgrado ciò, l’offensiva di Garibaldi in quel momento ebbe il notevole ri-
sultato di obbligare il Werder alla difensiva e di farlo rinunciare - prevenen-
dola - all’offensiva che egli aveva preparato e che intendeva iniziare in dire-