Page 47 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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LE CAMPAGNE D’AMERICA 1836 - 1848 45
Finalmente l’intervento potente della flotta anglo-francese ebbe ragione
della flotta argentina. L’estuario del Plata fu liberato dalle navi di quella pre-
potente Repubblica e Buenos Ayres stessa bloccata dalle navi alleate. Le trup-
pe argentine assedianti Montevideo videro così tagliate le comunicazioni per
mare con la propria capitale e furono ridotte ad appoggiarsi esclusivamente
pei necessari rifornimenti alle province argentine adiacenti al corso del fiume
Uruguay. Da questa nuova situazione, derivò la necessità per gli uruguayani
di riprendere al più presto la campagna in provincia, alle spalle cioè degli as-
sedianti, per togliere ad essi quella base e liberare finalmente il paese dal pre-
potente invasore. Fra il commodoro inglese, l’ammiraglio francese e il gover-
no di Montevideo, fu così immaginata e decisa una ardita spedizione lungo il
gran fiume Uruguay, da affidarsi a un comandante di eccezionale valore, da-
ta l’estrema importanza e le grandissime difficoltà che simile impresa presen-
tava.
Il prescelto fu nuovamente Garibaldi, che già aveva condotto con tanta au-
dacia e fortuna la celebre spedizione sul Paranà. Egli fu nominato, per questa
nuova impresa, comandante supremo della marina e delle truppe terrestri che
vi avrebbero dovuto prendere parte. In complesso la spedizione doveva parti-
re con 15 bastimenti, alcune baleniere e legni minori ed avere per truppe da
sbarco la Legione italiana, più 200 orientali comandati dal colonnello Batlle
e circa 100 cavalieri con due pezzi da 4. Ebbe principio così l’ultima grande
impresa di Garibaldi in America, che si chiuse gloriosamente colla celebre vit-
toria di San Antonio.
La campagna lungo il corso del fiume Uruguay, iniziatasi verso la fine del
1845 e chiusasi colla celebre battaglia ora accennata (8-9 febbraio 1846), è il se-
condo capolavoro creato dal genio guerriero di Garibaldi, dopo la prima splen-
dida prova data nella mirabile campagna da lui condotta sul fiume Paranà.
In questa dell’Uruguay egli ha modo di manifestare in modo ancor più
evidente e completo le sue magnifiche qualità di condottiero. Si può dire è la
grande prova generale mediante la quale l’Eroe si afferma e si mostra maturo
ormai (per fortuna d’Italia) a qualsiasi decisiva azione militare, per terra o per
mare e nelle situazioni più varie e più difficili.
Per non dilungarci troppo nella narrazione, noi ci limiteremo appena ad
accennare alla fantastica successione degli avvenimenti di questa campagna,
ciascuno dei quali meriterebbe da solo, ben più particolareggiata e minuta de-
scrizione. In compenso, dopo un rapido e molto sintetico racconto, cerche-

