Page 130 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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               Nel 1883 i comandi di corpo d’armata venivano elevati al numero di 12, i
            comandi di divisione militare territoriale al numero di 24 e veniva costituito il
            Comando militare dell’Isola di Sardegna, con sede a Cagliari. La nuova orga-
            nizzazione territoriale era costituita dal I Comando di Corpo d’armata di Torino,
            comprendente le divisioni militari territoriali di Torino (1ª) e di Novara (2ª); II
            Comando di Corpo d’armata di Alessandria, comprendente le divisioni militari
            territoriali di Alessandria (3ª) e di Cuneo (4ª); III Comando di Corpo d’armata di
            Milano, comprendente le divisioni militari territoriali di Milano (5ª) e di Brescia
            (6ª); IV Comando di Corpo d’armata di Piacenza, comprendente le divisioni mili-
            tari territoriali di Piacenza (7ª) e di Genova (8ª); V Comando di Corpo d’armata di
            Verona, comprendente le divisioni militari territoriali di Verona (9ª) e di Padova
            (10ª); VI Comando di Corpo d’armata di Bologna, comprendente le divisioni mi-
            litari territoriali di Bologna (11ª) e di Ravenna (12ª); VII Comando di Corpo d’ar-
            mata di Ancona, comprendente le divisioni militari territoriali di Ancona (13ª)
            e di Chieti (14ª); VIII Comando di Corpo d’armata di Firenze, comprendente le
            divisioni militari territoriali di Firenze (15ª) e di Livorno (16ª); IX Comando di
            Corpo d’armata di Roma, comprendente le divisioni militari territoriali di Roma
            (17ª) e di Perugia (18ª) e il Comando militare della Sardegna che, nel 1897, veni-
            va trasformato nella Divisione territoriale di Cagliari (25ª); X Comando di Corpo
            d’armata di Napoli, comprendente le divisioni militari territoriali di Napoli (19ª)
            e di Salerno (20ª); XI Comando di Corpo d’armata di Bari, comprendente le divi-
            sioni militari territoriali di Bari (21ª) e di Catanzaro (22ª); XII Comando di Corpo
            d’armata di Palermo, comprendente le divisioni militari territoriali di Palermo
            (23ª) e di Messina (24ª).
               Nel 1910 venivano istituiti, in via permanente, 4 comandi designati d’armata,
            precedentemente previsti solo per la mobilitazione. Nel corso della Prima guerra
            mondiale venivano mobilitate 11 armate, 27 corpi d’armata (di cui uno d’as-
            salto), 75 divisioni (63 di Fanteria, 2 di Bersaglieri, 4 alpine, 2 d’assalto e 4 di
            Cavalleria) e 141 brigate (116 di Fanteria, 7 di Bersaglieri, 9 di Cavalleria e 9
            raggruppamenti alpini).
               In base all’ordinamento provvisorio sancito con il r.d. 21 nov. 1919, n. 617,
            l’Esercito incorporava 15 corpi d’armata territoriali, 30 divisioni di Fanteria e 2
            divisioni di Cavalleria. L’anno successivo, con il d.l. n. 451 del 20 aprile, veniva
            stabilito che, nel passaggio dallo stato di guerra a quello di pace, il Regio eserci-
            to ritornasse all’ordinamento precedente la Prima guerra mondiale, con qualche
            riduzione, e l’organizzazione stabilita per la Forza armata prevedeva la costitu-
            zione di 10 corpi d’armata territoriali.
               Nel  1923  l’Esercito  veniva  ordinato  sul  I  Comando  di  Corpo  d’armata  di
            Torino, comprendente le divisioni militari territoriali di Torino (1ª), Alessandria
            (2ª) e Cuneo (3ª); II Comando di Corpo d’armata di Milano, comprendente le di-
            visioni militari territoriali di Milano (4ª), Novara (5ª) e Brescia (6ª); III Comando
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