Page 136 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            la difesa territoriale, e di svolgere particolari mansioni in relazione alla mobili-
            tazione e alla difesa del territorio assegnato (difesa contraerea e costiera, difesa
            antigas, protezione delle ferrovie, ecc.).
               I comandi di zone militari avevano funzioni di carattere territoriale, di mobi-
            litazione e di organizzazione militare del territorio; a organizzazione compiuta,
            assumevano tutti i compiti già devoluti agli ispettorati di mobilitazione (ispezio-
            ne dei distretti, ispezione dei centri di mobilitazione, ecc.) e all’atto della mobili-
            tazione assumevano la sovrintendenza sulle operazioni di mobilitazione. Inoltre,
            presso ogni comando di zona militare era presente un ispettore cui competeva la
            vigilanza sull’indirizzo addestrativo dell’istruzione pre- e postmilitare.
               Ai comandi di distretto militare spettavano le funzioni di comando, di recluta-
            mento e di mobilitazione sul territorio di loro giurisdizione; territorio suddiviso,
            in base a disposizioni del Ministero della guerra, in zone distrettuali. Inoltre, i co-
            mandanti di distretto erano anche ispettori responsabili, nella loro giurisdizione,
            dell’istruzione pre- e postmilitare.
               Dal 1938 e fino alla vigilia del Secondo conflitto mondiale, i comandi di grande
            unità subiscono altri mutamenti sino a comprendere 3 comandi di gruppo di arma-
            te (suggeriti dall’eventualità di dover operare contemporaneamente su più fronti),
            9 armate, 24 corpi d’armata (di cui uno autotrasportabile, uno corazzato, uno cele-
            re e uno alpino), 75 divisioni (50 di Fanteria, 5 alpine, 2 motorizzate, 3 corazzate,
            3 celeri e 12 autotrasportabili) e 16 comandi di difesa territoriale (istituiti nel 1938
            e dipendenti dai corpi d’armata nella cui circoscrizione avevano sede).
               Nel corso della guerra venivano mobilitati complessivamente 4 comandi di
            gruppo di armate, 11 armate, 32 corpi d’armata, 112 divisioni (72 di Fanteria, 6
            alpine, 5 corazzate, 3 celeri, 2 paracadutiste, 3 camicie nere, 2 libiche, 18 costiere
            e una di marcia).
               Infine, nel secondo dopoguerra venivano istituiti comandi militari territoriali
            (che assumevano i compiti già devoluti, fin dall’inizio della Seconda guerra mon-
            diale, ai corpi d’armata e, durante lo stesso conflitto, ai comandi di difesa terri-
            toriale) e comandi di grandi unità complesse e semplici ai quali venivano invece
            demandati compiti di inquadramento e compiti operativi.














               die e superiori del Regno, Roma, Istituto poligrafico dello Stato, Libreria, 1935.
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