Page 140 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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140 Il RegIo eseRcIto e I suoI aRchIvI
pito provvisorio di presidente capo del Buon governo al comandante del Corpo
dei carabinieri reali, il maggiore generale Giorgio Des Geneys – preannunciava
l’affidamento del Buon governo al Corpo, unificazione poi sancita ufficialmente
con le regie patenti del 18 gen. 1815. Una successiva disposizione stabiliva le
norme sulla prima costituzione del Corpo e, in particolare, l’aumento del numero
di carabinieri (forza) e le modalità per la loro nomina.
In agosto veniva pubblicato il Regolamento per l’istituzione del Buon governo
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e del Corpo dei carabinieri reali con il quale si affidava al Corpo tutta la cura
del Buon governo, tanto per la raccolta delle notizie, quanto per l’esecuzione
delle misure di pubblica sicurezza e al presidente capo del Buon governo si asse-
gnava il compito di proporre alla Segreteria di guerra le nomine e le promozioni
nel Corpo mentre per tutte le altre incombenze doveva far capo direttamente al re.
I Carabinieri reali dipendevano esclusivamente dal presidente capo del Corpo e,
per concorrere al mantenimento della «pubblica tranquillità», dovevano arrestare
le «persone sorprese in flagrante delitto, o gravemente sospette del medesimo»
e ogni altro individuo su ordine e richiesta delle autorità (ad esempio, sinda-
ci, prefetti, giudici, avvocati fiscali, uditore o vice uditore di Guerra, funzionari
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di polizia) . Per svolgere tali compiti dovevano, regolarmente e senza ordine
o richiesta speciale, effettuare «pattuglie e (…) corse sulle grandi strade, tra-
verse, e specialmente sui luoghi sospetti»; raccogliere informazioni sui delitti e
comunicarle alle autorità competenti; ricercare e inseguire i «malfattori»; vigilare
«i mendicanti, vagabondi, e la gente senza mestiere, e specialmente le persone
che saranno indicate ai medesimi come sospette del Buon governo, e dalle co-
munità»; «visitare i viandanti onde veder se portino armi proibite»; compilare
processi verbali «di tutti i cadaveri ritrovati sulle strade, nelle campagne o tratti
d’acqua», «degli incendj, rotture, assassinj, e di tutti i delitti che lasciano degli
indizj dopo che sono stati commessi» e delle «dichiarazioni che saranno fatte
(…) dagli abitanti, vicini, parenti, amici, e altre persone in istato di somministrar
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indizj ed informazioni sugli autori de’ delitti, e sui loro complici» ; controllare
«le riunioni numerose, come fiere, mercati, feste, balli pubblici nelle campagne
86 I compiti attribuiti dal Regolamento al Corpo dei carabinieri reali erano stati già individua-
ti in una precedente comunicazione sovrana dello stesso mese di agosto, intitolata le pro-
poste di funzioni prescritte alli Carabinieri reali.
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In caso di insufficienza di forze i Carabinieri dovevano richiedere, al comandante militare,
il supporto delle altre truppe. Queste dovevano operare unitamente ai Carabinieri e sotto la
dipendenza del comandante della stazione dei Carabinieri.
88 Tutti i processi verbali dovevano essere inviati al giudice o al prefetto e, contemporanea-
mente, al presidente capo del Corpo dei carabinieri reali; in caso di arresto eseguito su ri-
chiesta proveniente da altra autorità una copia del relativo verbale andava trasmessa anche
a tale autorità.