Page 172 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
P. 172
172 Il RegIo eseRcIto e I suoI aRchIvI
1887 istituiva altri 2 comandi di brigata e 2 nuovi reggimenti. Fino al 1896 l’or-
dinamento si mantenne pressoché immutato in 24 reggimenti che, nel contesto
delle denominazioni, recavano non più il nominativo fra parentesi bensì il nume-
ro ordinativo. Nel dicembre del 1896 veniva ripristinato, in ciascun reggimento,
l’uso dello stendardo, già concesso nel 1860 e tolto nel 1871, e nel 1897 veniva
ristabilita la distinzione tra Lancieri e Cavalleggeri, con eccezione del 1°, 2°, 3° e
4° Reggimento che mantenevano la denominazione tradizionale di «Cavalleria».
Nell’ottobre del 1909 la Cavalleria veniva ordinata su 29 reggimenti, ciascuno
dei quali ordinati sullo Stato maggiore, 5 squadroni e sul deposito; nel settembre
successivo venivano istituiti 3 comandi di divisione di Cavalleria e soppressa la
IX Brigata di Cavalleria.
Tra 1914 e il 1915 venivano istituiti 10 gruppi e 23 squadroni di nuova for-
mazione; veniva disposto che il Deposito speciale di Palermo dovesse formare,
insieme a personale tratto da altri reggimenti, l’ossatura del 30° Reggimento ca-
valleggeri di Palermo, costituito, però, su soli 3 squadroni; veniva disposta la
formazione della 4ª Divisione di Cavalleria Piemonte.
Durante la Prima guerra mondiale l’Arma di cavalleria subiva varie modifi-
che. L’Ispettorato dell’Arma nel maggio 1915 veniva trasformato in Comando del
Corpo di cavalleria, nome che nel dicembre dello stesso anno veniva modificato
in quello di Comando generale dell’Arma di cavalleria; 16 reggimenti venivano
riuniti nelle 8 brigate a loro volta ripartite nelle 4 divisioni dell’Arma mentre 14
reggimenti rimanevano come truppe suppletive o supporti di corpo d’armata.
In particolare la 1ª Divisione di Cavalleria del Friuli risultava composta dal-
la I Brigata di cavalleria, costituita dal Reggimento cavalleggeri di Monferrato
(13°) e dal Reggimento cavalleggeri di Roma (20°), e dalla II Brigata di cavalle-
ria, costituita dal Reggimento Genova Cavalleria (4°) e dal Reggimento Lancieri
di Novara (5°). La 2ª Divisione di Cavalleria del Veneto dalla III Brigata di
Cavalleria, costituita dal Reggimento Lancieri di Milano (7°) e dal Reggimento
Lancieri di Vittorio Emanuele II (10°), e IV Brigata di Cavalleria, costituita dal
Reggimento Lancieri di Aosta (6°) e dal Reggimento Lancieri di Mantova (25°).
La 3ª Divisione di Cavalleria della Lombardia dalla V Brigata di Cavalleria,
costituita dal Reggimento Cavalleggeri di Saluzzo (12°) e dal Reggimento
Cavalleggeri di Vicenza (24°), e dalla VI Brigata di Cavalleria, costituita dal
Reggimento Savoia Cavalleria (3°) e dal Reggimento Lancieri di Montebello
(8°). Infine, la 4ª Divisione di Cavalleria del Piemonte risultava composta dalla
VII Brigata di Cavalleria, costituita dal Reggimento Nizza Cavalleria (1°) e dal
Reggimento Lancieri di Vercelli (26°), e dalla VIII Brigata di Cavalleria, costitu-
ita dal Reggimento Cavalleggeri Guide (19°) e dal Reggimento Cavalleggeri di
Treviso (28°).
Nell’ottobre del 1915 i comandi di gruppo e gli squadroni di nuova forma-

