Page 250 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            gli uffici postali di corpo d’armata e di divisione dipendenti dall’armata.
               Gli organi esecutivi erano l’Ufficio postale dell’Alto comando dell’Esercito,
            gli uffici postali di concentramento e gli uffici telegrafici di concentramento; gli
            uffici postali e, eventualmente, le sezioni di ufficio postale militare d’armata, di
            corpo d’armata e di divisione.
               Per il funzionamento generale del servizio era stabilito che, al fine di evitare
            di diffondere informazioni sulla dislocazione degli enti mobilitati, il persona-
            le militare e civile appartenente all’Esercito operante aveva l’obbligo di valersi
            esclusivamente degli uffici postali e telegrafici militari sia per la corrispondenza
            in partenza che per quella in arrivo; la corrispondenza diretta dal Paese alle trup-
            pe dell’Esercito operante doveva portare, come indirizzo, la sola indicazione del
            corpo o del reparto cui apparteneva il destinatario e quella di «posta militare»
            (PM); la corrispondenza diretta dalle truppe dell’Esercito operante al Paese dove-
            va portare il solo bollo dell’ufficio postale militare; l’organo coordinatore di ogni
            comando doveva comunicare, al capo dell’ufficio postale telegrafico assegnato
                                                                                 191
            alla propria grande unità, i dati sulla costituzione dell’unità stessa e le varianti
            e doveva comunicare gli stessi dati e la località di dislocazione del rispettivo uf-
            ficio postale anche alla direzione postale della propria armata che, a sua volta, li
            raccoglieva e poi li trasmetteva alla Direzione superiore postale.
               Inoltre, in base alle norme specifiche sulla gestione della corrispondenza po-
            stale, la corrispondenza diretta dal Paese alle truppe dell’Esercito operante ve-
            niva spedita da tutti gli uffici postali civili agli uffici postali di concentramento
            secondo le disposizioni impartite dal Ministero delle comunicazioni; gli uffici
            postali di concentramento ripartivano la corrispondenza per reggimento e unità
            autonoma, sulla scorta dei dati di formazione delle grandi unità e della disloca-
            zione degli uffici di PM forniti dalla Direzione superiore postale; le direzioni
            postali d’armata, dopo aver ricevuto la corrispondenza proveniente dagli uffici
            postali di concentramento, la ripartivano tra il comando d’armata e i corpi d’ar-
            mata, indirizzandola ai rispettivi uffici postali; gli uffici postali di corpo d’armata
            ripartivano, a loro volta, la corrispondenza tra il comando di corpo d’armata, le
            divisioni del corpo d’armata e gli elementi non indivisionati assegnati al corpo
            d’armata; gli uffici postali di divisione ripartivano la corrispondenza per corpi,
            reparti e servizi i quali provvedevano, con proprio portalettere, al suo ritiro presso
            l’ufficio postale della grande unità alla quale erano assegnati ; i comandi delle
                                                                  192


            191   I dati erano necessari agli uffici postali per la ripartizione e la distribuzione della corri-
               spondenza tra le unità dipendenti.
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                Quando la distanza dei corpi e dei reparti dall’ufficio di PM era notevole, l’ufficio postale
               poteva costituire una sezione di ufficio postale militare che funzionava come distaccamen-
               to dell’ufficio.
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