Page 252 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            12. Il servizio delle tappe
               In campagna il servizio delle tappe doveva provvedere alla vigilanza e alla
            protezione degli impianti, delle opere d’arte sulle vie ferroviarie, ordinarie e flu-
            viali e degli stabilimenti di interesse militare dislocati nella zona delle operazio-
            ni; vigilare affinché, da parte delle autorità civili e della popolazione, fossero
            osservate le leggi, i regolamenti, i bandi e le ordinanze emanati dai comandi di
            grande unità per la sicurezza e l’ordine nelle retrovie; provvedere all’impianto e
            al funzionamento di speciali servizi per le truppe e per i convogli di passaggio e in
            sosta; cooperare con gli organi esecutivi del servizio trasporti alla disciplina del
            traffico stradale; esercitare funzioni ispettive sugli organi dipendenti.
               Al  servizio  erano  delegati,  come  organi  coordinatori,  il  sottocapo  di  Stato
            maggiore dell’Esercito per l’Alto comando dell’Esercito e l’intendente d’arma-
            ta. Gli organi direttivi erano rappresentati dalle direzioni delle tappe d’armata
            mentre quelli esecutivi erano inquadrati sempre nell’ambito delle armate ed era-
            no costituiti dai comandi di difesa territoriali, dai comandi di tappa, dagli uffici
            di tappa, dai comandi di presidio territoriali, dai reparti territoriali mobili, dalle
            compagnie presidiarie, dalle sezioni Carabinieri reali mobili, dalle sezioni Cara-
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            binieri reali territoriali e, eventualmente, dai servizi di tappa .
               In particolare, i comandi di difesa territoriale erano alle dipendenze dell’in-
            tendenza d’armata e, oltre ai compiti che potevano essere loro eventualmente
            assegnati da questa, conservavano quelle attribuzioni, loro devolute fin dal tem-
            po di pace, in materia di studi e di attuazione in caso di guerra della vigilanza e
            protezione degli impianti, delle opere d’arte sulle vie di comunicazione e degli
            stabilimenti; per l’assolvimento di tali compiti potevano servirsi, se necessario,
            dei comandi di tappa istituiti dalla direzione tappe d’armata.
               I comandi di tappa, principali e secondari, venivano costituiti, di norma, nelle
            località più importanti per il movimento di truppe o convogli di passaggio ed
            erano competenti, nell’ambito del territorio di loro giurisdizione stabilito dall’in-
            tendenza d’armata, degli stessi compiti assegnati alle direzioni di tappe d’armata.
            Avevano una duplice dipendenza: dalla direzione tappe d’armata; dal comando
            di difesa avente giurisdizione nella zona ove i comandi di tappa erano disloca-
            ti per quanto si riferiva alla vigilanza e alla protezione degli stabilimenti, delle
            opere d’arte sulle vie ferroviarie, ordinarie e fluviali e degli impianti di interesse
            militare.
               Gli uffici di tappa erano istituiti al fine di migliorare l’organizzazione del ser-




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                I servizi di tappa, che di massima venivano costituiti utilizzando le risorse locali, potevano
               comprendere infermerie temporanee, ospedali, magazzini di distribuzione viveri, foraggi,
               paglia e legna, panifici, infermerie quadrupedi, ecc.
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