Page 254 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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e all’intendente d’armata. Gli organi direttivi erano costituiti dalla Direzione supe-
riore strade presso l’Alto comando dell’Esercito e dalle direzioni strade d’armata;
quelli esecutivi dalle strutture dell’AASS e, eventualmente, da imprese private, da
reparti lavoratori, da reparti del Genio, da magazzini e laboratori.
In particolare, la Direzione superiore delle strade doveva presiedere all’organiz-
zazione e al funzionamento del servizio sulla base degli ordini ricevuti dall’Alto
comando dell’Esercito; tenere, per lavori di modifica alle strade e alle opere d’ar-
te esistenti, il collegamento con il Ministero dei lavori pubblici (Ispettorato della
viabilità minore), il Ministero dell’agricoltura e foreste (Sottosegretariato per la
bonifica integrale), la presidenza dell’AASS e con la Direzione superiore trasporti;
emanare direttive per la compilazione e l’attuazione di studi, progetti e lavori rela-
tivi a miglioramenti della rete stradale nelle zone di competenza di ciascuna armata
ed esercitare sorveglianza sull’esecuzione; coordinare i lavori nelle zone d’armata
contigue e i lavori da effettuare fra la zona delle operazioni e quella territoriale;
tenere aggiornata la carta della rete stradale della zona delle operazioni.
La direzione strade d’armata doveva provvedere all’organizzazione e al fun-
zionamento del servizio strade in base agli ordini dell’intendente d’armata e in
base alle direttive tecniche della Direzione superiore strade; all’esecuzione di
studi, progetti e lavori stradali, richiedendo personale e mezzi quando non fosse-
ro sufficienti quelli organicamente assegnati; all’organizzazione dei rifornimenti
e dello sgombero dei materiali occorrenti per i lavori stradali e all’emanazione
di direttive per l’eventuale sfruttamento delle risorse locali; alla compilazione e
all’aggiornamento della carta della rete stradale dell’armata.
14. Il servizio delle acque
Al servizio delle acque erano assegnate, in guerra e nella zona delle operazioni,
la manutenzione delle opere idrauliche e di navigazione; l’esecuzione dei lavori
idraulici, di bonifica, edilizi e di altro genere occorrenti per migliorare le difese
idrauliche, per sistemare il regime e le condutture delle acque correnti, stagnanti
e potabili e per migliorare le condizioni della navigazione interna, gli approdi, i
porti e i rifugi marittimi; la compilazione e l’aggiornamento della carta della rete
di navigazione e delle carte delle opere idrauliche di maggiore importanza; il ri-
fornimento e lo sgombero dei materiali occorrenti per l’esecuzione dei lavori; l’e-
laborazione e la realizzazione di studi e progetti di allagamenti a scopo difensivo.
La manutenzione delle opere idrauliche e di navigazione rispondeva a neces-
sità di carattere continuativo, mentre l’esecuzione di particolari lavori finalizzati
alla creazione di nuove opere o alla sistemazione e miglioramento rispondeva a
necessità di carattere occasionale: per la prima tipologia di lavori veniva stabilito
il criterio di utilizzare, per quanto possibile, l’organizzazione del Genio civile,
adattata alle esigenze belliche; per la seconda tipologia doveva essere provveduto

