Page 251 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                251


               grandi unità potevano disporre, se necessario, di appositi servizi di corriere, a
               sussidio del servizio postale, per il recapito agli uffici postali, o per il ritiro, della
               corrispondenza avente carattere di particolare urgenza o riservatezza.
                  In materia di corrispondenza telegrafica veniva stabilito che quella di ufficio
               doveva essere effettuata tramite la rete telegrafonica militare mentre quella pri-
               vata, diretta dalle truppe dell’Esercito operante al Paese, poteva essere inoltrata
               dalle stazioni telegrafoniche militari solo in base a quanto stabilito dai comandi
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               da cui dette stazioni dipendevano . Infine, quella privata diretta dal Paese alle
               truppe dell’Esercito operante doveva riportare l’indicazione di «telegrafo milita-
               re» in luogo della località di destinazione; doveva essere trasmessa dagli uffici te-
               legrafici civili agli uffici telegrafici di concentramento indicati dall’Alto coman-
               do dell’Esercito; gli uffici telegrafici di concentramento, a loro volta, dovevano,
               di norma, inoltrare i telegrammi all’ufficio telegrafico civile di sede o prossimo
               all’ufficio di PM dell’unità cui apparteneva il destinatario e, successivamente,
               gli uffici telegrafici civili dovevano trasmettere i telegrammi in arrivo all’ufficio
               postale militare dell’unità cui apparteneva il destinatario; infine, i telegrammi
               giunti agli uffici postali militari dovevano essere ritirati dal portalettere dei corpi
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               unitamente alla corrispondenza postale ordinaria .





               193   Normalmente doveva essere inoltrata per posta e per telegrafo utilizzando appositi moduli
                  per telegrammi privati e per il tramite dell’ufficio postale militare cui faceva capo il mili-
                  tare o il personale civile mittente.
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                   Sul servizio postale e telegrafico cfr. Ministero della Guerra, Regolamento di servizio in
                  guerra. Parte II. Servizio delle intendenze. Servizio postale (27 giugno 1897), Roma, Vo-
                  ghera Enrico, tipografo editore del Giornale militare, 1897; id., Regolamento di servizio
                  in guerra. Parte II. Servizio delle intendenze. Servizio postale (13 giugno 1901), Roma,
                  Voghera Enrico, tipografo editore del Giornale militare, 1901; Ministero della Guerra,
                  CoMando del CorPo di stato MaGGiore, riParto intendenza, uffiCio servizi, N. 135. Ser-
                  vizio in guerra. Parte II. Servizio postale. Edizione 1913, Roma, Enrico Voghera, tipografo
                  editore del Giornale militare, 1914. Inoltre, b. Cadioli-a. CeCChi, La posta militare italia-
                  na nella Prima guerra mondiale, Roma, Ufficio storico SME, 1978; id., i servizi posta-
                  li dell’Esercito italiano, 1915-1923, Milano, Sirotti, 1979-1980, voll. 2; f. MassiMilla, i
                  servizi di posta militare nel Primo conflitto mondiale, Cosenza, Ed. Tipo-lito Chiappetta,
                  s.d. [1980]; id., La posta militare nella Seconda guerra mondiale, Cosenza, Ed. Tipo-lito
                  Chiappetta, s.d. [1981]; a. CeCChi, L’organizzazione della posta militare italiana in Rus-
                  sia, 1941-1943, Prato, Istituto di studi storici postali, 1982 (Quaderni di storia postale, 1);
                  a. CeCChi-b. Cadioli, La posta militare italiana nella Seconda guerra mondiale: crono-
                  logia, Roma, Ufficio storico SME, 1991; G. MarChese, La posta militare italiana, 1915-
                  1923, Trapani, Studio filatelico Nico, 1999; id., La posta militare italiana, 1939-1945, con
                  la collaborazione di r. Ghiotto, Trapani, Studio filatelico Nico, 2000-2002, voll. 2 (in
                  part. vol. 2, Storia postale).
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