Page 255 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                255


               per mezzo degli stessi organi del Genio civile i quali potevano avvalersi dell’o-
               pera di imprese specializzate e del concorso dei reparti lavoratori e dei reparti del
               Genio militare.
                  Per l’attuazione dei compiti assegnati, il servizio acque disponeva, come orga-
               ni coordinatori, del sottocapo di Stato maggiore dell’Esercito per l’Alto comando
               dell’Esercito e dell’intendente d’armata; come organi direttivi della Direzione
               superiore acque dell’Alto comando e dell’ufficio acque d’armata; come organi
               esecutivi, presso l’Alto comando, degli uffici del Genio civile, delle imprese spe-
               cializzate, dei reparti lavoratori e, eventualmente, dei reparti del Genio militare,
               dei magazzini e dei laboratori.
                  In particolare, la Direzione superiore delle acque doveva presiedere all’or-
               ganizzazione e al funzionamento del servizio sulla base degli ordini ricevuti dal
               sottocapo di Stato maggiore dell’Esercito; tenersi collegata, specie per l’esecu-
               zione di lavori che richiedessero modifiche a opere pubbliche preesistenti, con i
               ministeri dei Lavori pubblici, delle Comunicazioni e dell’Agricoltura e foreste;
               compilare studi e progetti di lavori sulla base degli ordini ricevuti, provvedendo
               alla loro attuazione mediante i dipendenti organi esecutivi e richiedendo all’Alto
               comando dell’Esercito personale e mezzi in caso di insufficienza di quelli nor-
               malmente a disposizione del Genio civile; fornire agli uffici acque d’armata tut-
               te le notizie sul servizio interessanti il territorio delle rispettive armate; tenere
               aggiornata la carta della rete di navigazione e la carta delle opere idrauliche di
               maggiore importanza esistenti nella zona delle operazioni.
                  L’ufficio acque d’armata rappresentava l’organo tecnico della Direzione su-
               periore acque distaccato presso l’armata. Doveva, quindi, segnalare alla detta
               Direzione dati e necessità e presentare eventuali proposte per l’esecuzione dei
               lavori, dopo aver sentito, per il tramite della propria intendenza e se necessario,
               il parere del comando del Genio d’armata. Nel caso di esecuzione, nell’ambito
               della zona dell’armata, di lavori per conto della Direzione superiore acque, il
               capo dell’ufficio acque d’armata poteva essere delegato ad assumere la direzione
               dei lavori. Infine, per l’esecuzione di lavori di minore importanza attuabili dalle
               truppe del Genio militare, l’ufficio acque d’armata funzionava anche come orga-
               no consulente dei comandi del Genio interessati.

               15. Il servizio legnami
                  Al servizio legnami competeva, in guerra, assicurare il rifornimento del le-
               gname da lavoro e della legna da ardere alle forze dell’Esercito mobilitato. Per
               l’attuazione dei compiti assegnati il servizio si serviva anche delle articolazioni e
               del personale della Milizia nazionale forestale, utilizzando la struttura del tempo
               di pace di quest’ultima, opportunamente sviluppata e adattata alle esigenze del
               tempo di guerra.
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