Page 257 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito 257
gerire, con la creazione di un organo specializzato e autonomo, il Corpo di Stato
maggiore dei lavori geodetici e topografici rimasti di sua competenza anche dopo
il nuovo ordinamento del 1867 e nonostante la crescita delle esigenze dovuta al
repentino ampliamento dell’Esercito e del territorio dello Stato.
Il nuovo Istituto, diretto da un generale dell’Esercito e con un organico pro-
prio formato da personale tecnico, militare e civile tecnico (geometri, ingegneri
geografi, topografi e disegnatori tecnici), riceveva l’incarico di eseguire i lavori
geodetici e topografici per esigenze militari, veniva posto sotto l’alta direzione
del comandante generale del Corpo di Stato maggiore e veniva articolato sulla
Direzione e sulle divisioni Geodetica, Topografica, Artistica e Meccanica.
Nel 1880 l’Istituto veniva riordinato e nel 1882 assumeva l’attuale denomi-
nazione di Istituto geografico militare. Nel frattempo erano stati avviati i lavori
cartografici e si era impostato un organico sistema cartografico, destinato a rima-
nere in atto fino a qualche anno fa. Inoltre, a partire dal 1874, era stata istituita,
per gli enti dell’Esercito, la dotazione permanente di mobilitazione delle carte
geografiche e topografiche e, a partire dalla fine dell’Ottocento, l’Istituto, oltre
al completamento della carta fondamentale del Regno d’Italia, venne chiamato a
concorrere alla formazione del nuovo catasto.
Caratterizzato, fin dalle origini, dalla duplice veste di ente cartografico di Stato
e di ente di supporto all’Esercito e alle altre Forze armate, l’Istituto geografico
militare provvedeva (e provvede) al servizio cartografico militare mediante la
costruzione, riproduzione e aggiornamento delle carte geografiche, corografiche
e topografiche generali e speciali; la compilazione delle monografie e guide inte-
ressanti gli studi e le operazioni militari; e, infine, la preparazione delle dotazioni
cartografiche di mobilitazione .
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17. Il servizio della giustizia militare
Negli Stati di Casa Savoia l’apparato militare provvedeva all’amministra-
zione della giustizia limitatamente ai reati militari attraverso propri organi e nel
Cinquecento, all’epoca di Emanuele Filiberto, si ha notizia di un «auditore gene-
rale di guerra» con compiti di giustizia militare e di tribunali collegiali, in seguito
denominati «consigli di guerra» , formati da ufficiali appartenenti allo stesso
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198 Cfr. Ministero della Guerra, Cenni sui lavori cartografici e scientifici dell’Istituto geo-
grafico militare, Firenze, Tip. cooperativa, 1895; L’Istituto geografico militare e i suoi la-
vori. Memoria descrittiva illustrata, Firenze, Istituto geografico militare, 1907; a. Mori,
La cartografia ufficiale in Italia e l’Istituto geografico militare, Roma, Stabilimento poli-
grafico per l’Amministrazione della guerra, 1922.
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Sotto lo stesso termine di «consigli di guerra» venivano indicate anche le delegazioni cre-
ate, di volta in volta, dal sovrano, con autorità più o meno estesa, aventi il compito di giu-

