Page 263 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito 263
da un colonnello, erano uno per corpo d’armata (escluso quello di Udine), uno
per la Sicilia e una sezione per la Sardegna e giudicavano dei reati commessi dai
militari di truppa e dagli ufficiali subalterni. I tribunali speciali, presieduti da un
ufficiale generale, erano costituiti di volta in volta per i giudizi a carico di ufficiali
di grado superiore.
Il corpo della magistratura militare non faceva parte del Regio esercito ma
dipendeva dal Ministero della guerra ed era composto da due ruoli: il ruolo dei
magistrati che comprendeva i regi avvocati militari, i regi vice avvocati militari,
i giudici relatori, i giudici istruttori e i regi sostituti avvocati militari; il ruolo dei
cancellieri che comprendeva i cancellieri capi e i cancellieri di 1ª, 2ª e 3ª classe.
Inoltre, ai tribunali potevano essere assegnati o comandati ufficiali delle varie
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armi e corpi per la costituzione dei collegi giudicanti .
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Per il servizio della giustizia militare cfr., innanzitutto, Ministero della Guerra, Regola-
mento organico per il servizio dei tribunali militari, Roma, Carlo Voghera, tipografo edi-
tore del Giornale militare, 1872; Codice penale militare per l’Esercito del Regno d’Italia,
coll’aggiunta di un indice analitico, Roma, Voghera Carlo, tipografo di SM, 1874; Ministe-
ro della Guerra, Raccolta di disposizioni permanenti in vigore per il R. esercito, Fascicolo
n. 9. Onorificenze e ricompense. Giustizia militare. Disposizioni varie, Roma, Voghera En-
rico, tipografo editore del Giornale militare, 1910, in part. la sezione II; r. eserCito italia-
no, CoMando suPreMo, Regolamento pel Consiglio di revisione della giustizia militare, s.l.,
Laboratorio tipo-litografico del Comando supremo, 1917; r. eserCito italiano, CoMando
suPreMo, riParto disCiPlina, avanzaMenti e Giustizia Militare, Regolamento della compe-
tenza dei tribunali militari nel territorio dichiarato in istato di guerra, Bologna, Stab. ausi-
liario Domenico Longo, 1917; r. eserCito italiano, CoMando suPreMo, riParto disCiPlina,
avanzaMento e Giustizia Militare, Regolamento pel servizio della giustizia militare in zona
di guerra, s.l., Laboratorio tipo-litografico del Comando supremo, 1917; Ministero della
Guerra, Raccolta delle disposizioni per l’amministrazione della giustizia militare comple-
mentare dei codici penali militari, a cura di u. MeranGhini, Roma, Istituto poligrafico dello
Stato, 1940-1941, voll. 2; Ministero della Guerra, N. 3851. Codici penali militari di pace
e di guerra, Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1941.
Inoltre, v. Manzini, Commento ai codici penali militari per l’Esercito e per la Marina, Mi-
lano, Fratelli Bocca, 1916, voll. 2; Manuale delle leggi complementari ai codici penali mili-
tari. Raccolte, coordinate e annotate dalla Commissione nominata con d. del ministro della
Guerra, 27 marzo 1921, Firenze, Barbera, 1923 (Biblioteca legislativa Barbera. Nuova se-
rie pratica dei manuali Barbera, 3. Gruppo 7); Codici penali militari per l’Esercito e la Ma-
rina, coordinati ed annotati dalla Commissione nominata con decreto del Ministero della
guerra, 27 marzo 1921, Firenze, Barbera, 1925 (Biblioteca legislativa Barbera, 3. Gruppo
6); Leggi complementari ai codici penali militari, 1915-1940, a cura di G. Milazzo, Firen-
ze, Barbera, 1940 (Biblioteca legislativa. Nuova serie pratica dei manuali Barbera, 6); n.
Galasso-G. suCato, Codici penali militari di pace e di guerra completati con le disposi-
zioni integrative del codice penale e del codice di procedura penale e commentati, Roma,
Stamperia reale, 1941; r. PiCCioli, Codice militare. Codice penale per l’Esercito. Bandi
del duce e disposizioni correlative a tutto il 31 ottobre XIX, integrato con note di dottrina

