Page 267 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito 267
19. Il servizio dell’assistenza spirituale
All’assistenza spirituale presso le forze militari dello Stato erano preposti, an-
che in tempo di pace, sacerdoti cattolici quali cappellani militari di ruolo, aventi
il titolo di «cappellani capi» e assimilazione al grado di capitano o di tenente di
vascello, assimilazione a grado militare che non li assoggettava, però, alla giu-
risdizione penale e disciplinare militare se non in caso di mobilitazione totale o
parziale e in caso di imbarco sulle regie navi della Marina.
Nel 1926 veniva stabilito un ruolo unico per i cappellani e definiti i loro com-
piti, da svolgere sia in tempo di guerra che in tempo di pace. Tra le funzioni
principali assegnate ai cappellani militari ricordiamo l’assistenza religiosa ai ri-
coverati in luoghi di cura e in case militari di pena, la celebrazione delle funzioni
religiose (ordinarie e straordinarie) e l’insegnamento religioso nei collegi mili-
tari. Inoltre, l’alta direzione del servizio di assistenza spirituale veniva attribuita
all’Ordinariato militare per l’Italia, cui furono affidati, come compiti specifici,
lo studio dei mezzi ritenuti efficaci per la migliore preparazione dei cappellani
e l’elaborazione di progetti per l’organizzazione del servizio religioso in tempo
di guerra. L’Ordinariato aveva anche giurisdizione disciplinare ecclesiastica su
tutti i cappellani militari delle tre Forze armate; l’ordinario militare, assimilato al
grado di generale di divisione, aveva, come collaboratori, un vicario, assimilato
al grado di colonnello, e 2 ispettori, uno per l’Esercito e uno per la Marina e l’Ae-
ronautica e assimilati al grado di tenente colonnello .
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Voghera, tipografo del Giornale militare, 1886; id., Regolamento per gli stabilimenti mi-
litari di pena e per le compagnie di disciplina. Allegato N. 12 al Regolamento di discipli-
na militare, Roma, Voghera Enrico, tipografo del Giornale militare, 1904. Sulla reclusio-
ne militare cfr. anche l. torres, Storia della reclusione militare e Corpo moschettieri, in
«Studi storico-militari», XVIII (2001), pp. 437-506.
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Sul servizio dell’assistenza spirituale cfr. stato MaGGiore eserCito, Nozioni di organica
per i corsi allievi ufficiali di complemento, Roma, Edizioni de «Le forze armate», 1940,
pp. 83-84. Inoltre, Cappellano militare, in Enciclopedia militare. Arte, biografia, geogra-
fia, storia, tecnica militare, II, Milano, Istituto editoriale scientifico, 1933, pp. 666-667; C.
PiCCirillo, L’assistenza spirituale alle Forze armate in Italia, in «La Civiltà cattolica», 92
(1941), I, quaderno 2173, pp. 14-25; r. Morozzo della roCCa, La fede e la guerra. Cap-
pellani militari e preti soldati (1915-1919), con prefazione di a. MontiCone, Roma, Ed.
Studium, 1980; M. franzinelli, Il riarmo dello Spirito. I cappellani militari nella Seconda
guerra mondiale, con prefazione di e. balduCCi, Paese (Treviso), Pagus, 1991; e. baura,
Legislazione sugli ordinamenti castrensi, Milano, Giuffrè, 1992; Ministero della difesa,
Gabinetto del Ministro, CoMMissione resistenza Militari italiani all’estero, i cappellani
militari italiani nella Resistenza all’estero, a cura di M. franzinelli, Roma, Rivista mili-
tare, 1993; «Bollettino della Società di studi valdesi», CLXXVI (1995), giu. (n. mon.: la
spada e la croce. I cappellani italiani nelle due guerre mondiali. Atti del XXXIV convegno
di studi sulla Riforma e i movimenti ereticali in Italia (Torre Pellice, 28-30 agosto 1995),

