Page 359 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito  359


               zione interna dell’Ufficio militare ampliata, comprendendo la 1ª Sezione statisti-
               che informazioni, la 2ª Sezione storica archivi e biblioteche, la 3ª Sezione topo-
               grafia militare e la 4ª Sezione pubblicazioni militari.
                  A partire dal 22 settembre dello stesso anno la sede del Corpo di Stato mag-
               giore veniva dislocata da Torino a Firenze. Nel luglio del 1871 iniziava il trasfe-
               rimento a Roma che si concludeva il 1° maggio 1872. Questi spostamenti riguar-
               darono, naturalmente, anche l’Ufficio militare che, giunto nella Capitale, veniva
               inizialmente collocato a palazzo Cini, presso piazza di Pietra. Qui veniva siste-
               mato il carteggio sulle guerre nazionali e quello dei dipartimenti militari sciolti
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               nel 1867 , mentre, come già detto in precedenza, per una parte dei documenti di
               carattere  amministrativo  e  per  gli  archivi  delle  istituzioni  militari  dell’antico
               Piemonte veniva deciso, con successivo r.d. 17 nov. 1872, n. 1121, il versamento
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               all’Archivio di Stato di Torino . L’attenzione fu rivolta non solo a sistemare il
               materiale documentario già acquisito ma anche a richiedere, ai comandi ed enti
               militari, le carte sulle vicende belliche, e a formare una raccolta di tutte le dispo-
               sizioni a stampa e manoscritte emanate, nel tempo, dalle varie autorità militari.
               Nel frattempo, il riordinamento del Corpo di Stato maggiore, stabilito nell’otto-
               bre del 1872, non aveva apportato modifiche sostanziali all’Ufficio militare che
               rimaneva sempre articolato su quattro sezioni (Statistica, Storica, Topografica e
               Pubblicazioni) e che, l’anno dopo, veniva trasferito a palazzo Giustiniani.
                  Una trasformazione importante avveniva nell’ottobre 1882 con le Norme di
               servizio pel Comando del Corpo di Stato maggiore con le quali l’organo di verti-
               ce dell’Esercito veniva ripartito nell’Ufficio del capo di Stato maggiore dell’Eser-
               cito e in due reparti, tra cui il II composto dall’Ufficio A-Intendenza, l’Ufficio
                                                                           20
               B-Direzione trasporti e dall’Ufficio C-Storia, archivio e biblioteca . Due anni
               dopo la biblioteca veniva sistemata nel salone di palazzo Ruspoli, mentre le carte
               custodite dall’Ufficio C venivano spostate alla Pilotta, sempre provvisoriamente
               perché si attendeva la disponibilità di alcuni locali nel nuovo palazzo del Ministe-






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                  Sui dipartimenti militari e sui loro gran comandi, sostituiti, per l’esercizio delle loro fun-
                  zioni, dai comandi generali di divisione, si vedano, in questo volume, le pp. 125-129.
               19   Sulle vicende che portarono all’aggregazione dell’«Archivio della guerra», situato a Tori-
                  no, all’Archivio di Stato della stessa città e al suo passaggio sotto la dipendenza del Mini-
                  stero dell’interno si rimanda, in questo volume, alle pp. 45-47.
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                  Per l’Ufficio C era previsto un organico composto da un ufficiale superiore di Stato mag-
                  giore e da 4 capitani o tenenti applicati. Cfr. Ministero della Guerra, Norme di servizio
                  pel Comando del Corpo di Stato maggiore (25 ottobre 1882), Roma, Carlo Voghera, tipo-
                  grafo editore del Giornale militare, 1882, § 9°, ii riparto, p. 13, art. 32, e Quadro organico
                  del Comando del Corpo di Stato maggiore, p. 22.
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