Page 472 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            III. Le ragioni dei «pieni» e dei «vuoti» negli

            archivi del Regio esercito



            1. Gli schemi generali per la conservazione delle carte
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               L’esame  dei  «massimari»  di  conservazione ,  contenenti  indicazioni  sui
            tempi di tenuta delle carte valide per tutta la Forza armata, inizia con la circolare
            n. 319 del 1921 con cui la Divisione Stato maggiore del Ministero della guerra
            riconfermava quanto sancito dallo Stato maggiore dell’Esercito con le citate cir-
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            colari 3 ott. 1919, n. 601 , e 8 apr. 1920, n. 712 ; rimarcava la necessità della
            preservazione  integrale  per  gli  archivi  delle  grandi  unità  e  delle  intendenze,
            quindi non solo dei carteggi che riguardavano le operazioni militari «propria-
            mente dette» ma anche di quelli riflettenti la vita del soldato; impartiva norme
            sui criteri di riordinamento e sull’elaborazione di elenchi sommari delle pratiche
            al  fine  di  garantirne  la  facile  consultazione;  dava  disposizioni  sui  requisiti  di
            sicurezza e ambientali dei locali dove erano custoditi gli atti.
               I comandi di brigata e di reggimento e i reparti minori dovevano conservare
            esclusivamente i carteggi concernenti le operazioni, la dislocazione, la disciplina
            della truppa, le pratiche di carattere tecnico e amministrativo «di qualche impor-
            tanza», i contratti, i documenti sull’acquisto e il rifornimento di materiali; pote-
            vano invece essere distrutte le carte «di minore importanza quali quelle riguar-
            danti la concessione di licenze, punizioni, trasferimenti di militari, ecc.». Infine,
            i comandi di corpo d’armata dovevano inviare all’Ufficio storico gli elenchi delle
            carte, delle fotografie eseguite in guerra e delle pubblicazioni che avevano in
            consegna .
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               Nell’ottobre del 1929 veniva emanata dall’Ispettorato generale amministrati-




            228   Nel volume saranno utilizzati, come sinonimi, anche i termini di «piano» e «schema» di
               conservazione.
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                Circolare Comando del Corpo di Stato maggiore, Reparto operazioni, Ufficio storico, 3
               ott. 1919, n. 601, Conservazione dei documenti della guerra e trasmissione dei relativi
               elenchi,  in AUSSME,  L  3.  Studi  particolari,  b.  301  (già  305),  fasc.  3,  s.fasc.  «Copie
               eccedenza di circolari varie».
            230   Circolare Stato maggiore del R. esercito, Reparto operazioni, Ufficio storico, Conservazione
               ed ordinamento degli archivi di guerra, 8 apr. 1920, n. 712, in ibidem.
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                Circolare Divisione Stato maggiore, Disposizioni varie. Riordinamento e conservazione del
               carteggio di guerra, 2 giu. 1921, n. 319, a firma del ministro della Guerra Giulio Rodinò, in
               «Giornale militare ufficiale», (1921), dispensa 22ª, p. 374, un esemplare anche in AUSSME,
               L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Copie eccedenza di circolari varie».
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