Page 475 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
P. 475

La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito  475


                  E, ancora, tempi differenti di custodia venivano dettati per i libretti personali
               degli ufficiali: il primo esemplare del libretto degli ufficiali provenienti da s.p.e.
               e  il  primo  esemplare  del  libretto  degli  ufficiali  provenienti  dalle  categorie  in
               congedo, entrambi conservati dal Ministero della guerra, dovevano essere invia-
               ti al macero, rispettivamente dopo 10 e 5 anni dalla data in cui l’ufficiale aveva
                                                      238
               cessato di appartenere ai ruoli dell’Esercito .
                  Infine, il primo esemplare del libretto personale dei generali, dei colonnelli e
               degli ufficiali superiori, già comandanti in guerra di reggimento o di unità corri-
               spondente, andava inviato, dopo 25 anni dalla cessazione dai ruoli della Forza
               armata, dal dicastero della Guerra all’Ufficio storico del Corpo di Stato maggio-
               re che poteva conservare i libretti per il tempo ritenuto necessario, a seconda
               dello «speciale interesse» dell’ufficiale .
                                                  239
                  L’anno successivo, con la circolare n. 258, l’Ispettorato generale amministra-
               tivo modificava parzialmente la circolare n. 634. Tra la documentazione da con-
               servare per 5 anni venivano introdotti anche il carteggio delle società di tiro a
               segno nazionali e i fascicoli personali degli allievi delle scuole militari. Sempre
               in merito allo stesso tempo di tenuta si stabiliva che i giornali di contabilità e i
               ruolini prodotti nel corso degli esercizi finanziari 1914-1915/1920-1921 doveva-
               no essere custoditi fino a tutto l’esercizio 1934-1935.
                  Inoltre, tra i documenti da eliminare dopo 20 anni venivano aggiunti gli atti
               sulla concessione dei sussidi e dei soccorsi giornalieri alle famiglie dei militari
                                 240
               richiamati alle armi ; il carteggio su specifiche distinzioni di guerra (croci al
               merito  di  guerra,  distintivi  d’onore  dei  mutilati,  medaglie  di  benemerenze  di




                  e del verbale di versamento). Cfr. Direzione generale servizi logistici ed amministrativi,
                  Disposizioni varie. Conservazione degli atti d’ufficio, 24 mag. 1914, n. 219, a firma, per
                  il ministro [della Guerra], del gen. Giulio Cesare Tassoni, in «Giornale militare ufficiale»,
                  (1914), dispensa 24ª, pp. 654-656, testo anche in Italia-Archivi militari correnti, in «Gli
                  Archivi italiani», I (1914), 3-4, rubrica Notizie, pp. 164-165.
               238   Le stesse regole erano indicate per il secondo esemplare di tutti i libretti custoditi dai
                  comandi e dai corpi.
               239
                   Ogni  anno,  sotto  la  responsabilità  diretta  dei  capi  dei  singoli  uffici,  dovevano  essere
                  esaminati i carteggi degli anni precedenti agli ultimi cinque al fine di stabilire quali, in
                  base alla circolare n. 634, potevano essere eliminati e, tra questi, quelli da vendere, «senza
                  inconvenienti», e quelli, invece, da distruggere. Il ricavo effettuato dalla vendita doveva
                  essere  versato  a  favore  dell’Erario.  Cfr.  circolare  Ispettorato  generale  amministrativo,
                  Disposizioni varie. Norme per la conservazione e l’eliminazione degli atti del carteggio,
                  17  ott.  1929,  n.  634,  a  firma  del  ministro  della  Guerra  Pietro  Gazzera,  in  «Giornale
                  militare ufficiale», (1929), dispensa 54ª, pp. 2559-2553. Inoltre, cfr. AUSSME, L 3. Studi
                  particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Circolari relative alla raccolta e conservazione
                  del carteggio di valore storico, 1915-1935».
               240   Atti in parte già oggetto di regolamentazione nella circolare n. 634 del 1929.
   470   471   472   473   474   475   476   477   478   479   480