Page 478 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Nel tempo, questa comunanza tra matricola e memorie storiche veniva meno, e
già con la disposizione ministeriale 17 apr. 1872, n. 70, si disponeva la trasmis-
sione delle memorie non più all’Ufficio centrale della matricola ma al Comando
del Corpo di Stato maggiore in ragione della loro mansione «storica che
consiste[va] nel cercare e conservare la documentazione dei fatti delle armi e
armati e di scriverne la corrispondente storia». Con le successive istruzioni sulla
matricola del Regio esercito del 1872, 1875, 1877, 1881, 1886, 1891 e 1894 e
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con il Regolamento per le matricole del R. esercito del 1907 , si introducevano
i moduli per la redazione delle memorie e aumentate le tipologie di enti che
dovevano compilarle.
Nel 1940 l’elaborazione del nuovo Regolamento per le memorie storiche, che
doveva sostituire l’Istruzione per la compilazione delle memorie storiche dei
corpi del 1935, veniva affidata all’Ufficio storico e non più, come in precedenza,
all’Ispettorato generale leva sottufficiali e truppa. Interessante, a nostro giudizio,
riportare quanto scritto nella Premessa della proposta di Regolamento che ricon-
fermava il carattere esclusivamente storico delle memorie storiche e forniva
indizi sulla finalità attribuita alla funzione conservativa:
1°) La storia è la grande maestra della vita e tribunale supremo della civiltà quan-
do è schietta ma è un formaco [sic] velenoso se è adulterata, in buona o mala fede,
con elementi che non rispondono alla fedele verità dei fatti occorsi. | 2°) Gli
archivi storici costituiscono la matrice nella quale si compie la gestazione della
storia e quando essa si erge a supremo tribunale dell’esito delle guerre, da essi
vengono tratte a [sic] valutate anche le documentazioni del tempo di pace per la
conclusione dei processi che interessano la civiltà dei popoli e la sorte dell’uma-
nità. | 3°) I documenti che devono essere archiviati devono essere schietti con
l’immagine fotografica dei fatti quali si riferiscono. | 4°) Potere vagliare i fatti
della vita quotidiana e saperli scegliere e fissare graficamente, con tutta la fedeltà
della loro ricorrenza, per poi destinarli alla consacrazione degli archivi storici è
opera di onestà e di coscienza e grande onore per tutti coloro che sono incaricati
di farlo .
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d’armi a cui aveva partecipato, le decorazioni che gli erano state conferite e i nomi dei
comandanti. Cfr. AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. 2.
247 Regolamento che dettava norme anche per la stesura dei diari storici dei comandi superiori
e inferiori.
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Inoltre, a giustificazione dell’esigenza del nuovo Regolamento, veniva sottolineato come
le memorie storiche avessero da tempo «perduto il carattere matricolare» e che, quindi,
non c’era più alcun motivo per il quale l’Ufficio centrale di matricola del Ministero della
guerra dovesse ingerirsi in questioni pertinenti alle funzioni di Stato maggiore; questi
rilievi valevano «per sé soli a giustificare il giudizio innanzi esposto circa la opportunità