Page 505 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito 505
storica affidata all’Ufficio stesso. Le autorità militari, in obbedienza a quanto
disposto dalla circolare n. 319 Giornale militare 1921 , provvederanno ad infor-
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mare l’Ufficio storico dell’eventuale esistenza di tali documenti in sede non com-
petente. | 3. Tutti coloro che abbiano esercitato funzioni di comando di grandi unità
o coperti incarichi equivalenti sono tenuti a versare, all’atto della cessazione dalle
rispettive funzioni o dal servizio, analogamente a quanto dispongono la ricordata
circolare n. 3040 e l’articolo 12 della legge 22 dicembre 1939-XVIII, all’Ufficio
storico, i documenti da essi temporaneamente conservati per causa delle proprie
funzioni. Uguale obbligo è fatto agli eredi ove il detentore sia deceduto prima di
eseguirne la consegna. I singoli comandi territoriali avvertiranno per il necessario
esame dei documenti e per il loro ritiro l’Ufficio storico dello Stato maggiore, il
quale vi provvederà direttamente o con la collaborazione dei comandi stessi. | 4.
Qualora carte personali (diari, memorie, lettere, ecc.) di importanza storica o di
particolare rilievo per gli individui o gli avvenimenti ai quali si riferiscono si tro-
vino in possesso delle persone ricordate nel precedente articolo, i detentori delle
stesse sono invitati a darne copia o conoscenza all’Ufficio storico .
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Lo sforzo costante dell’Ufficio storico di ribadire il suo ruolo come principale
sede conservativa della Forza armata, anche in relazione ai musei dell’Esercito,
appare esplicito nelle disposizioni della circolare dello Stato maggiore del Regio
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esercito n. 2660 del giugno 1943 . Infine, sempre incentrata sul recupero degli
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Circolare Divisione Stato maggiore, Disposizioni varie. Riordinamento e conservazione
del carteggio di guerra, 2 giu. 1921, n. 319, a firma del ministro della Guerra Giulio Ro-
dinò, in «Giornale militare ufficiale», (1921), dispensa 22ª, p. 374, un esemplare anche in
AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Copie eccedenza di cir-
colari varie».
311 Circolare Stato maggiore per la difesa del territorio, Ufficio storico, Disposizioni varie.
Documenti di guerra e archivi di alte personalità militari, 27 ago. 1941, n. 653, a firma
del sottosegretario di Stato gen. Antonio Scuero, in «Giornale militare ufficiale», (1941),
dispensa 44ª, pp. 2043-2044. Inoltre, Documenti militari, in «Rassegna storica del Risor-
gimento», XXVIII (1941), 5, p. 706. Ma anche questa disposizione, come la circolare n.
3040 del 17 apr. 1925, non dimostrò nei fatti una particolare incidenza visto che, nel 1943,
sorgeva un nuovo contrasto tra l’Archivio di guerra di Milano e l’Ufficio storico in merito
a una lettera tolta dal carteggio della Commissione provinciale censura di guerra di Livor-
no e destinata alle raccolte dell’ente milanese. Cfr. AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 291
(già 295), fasc. 4.
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Circolare Stato maggiore del R. esercito, Ufficio storico, Diario storico. Memorie stori-
che, 21 giu. 1943, n. 2660, a firma del sottocapo di Stato maggiore per le operazioni gen.
Giuseppe De Stefanis, indirizzata ai comandi di gruppo d’armata, di corpo d’armata e
d’armata, ai comandi superiori FFAA, al Comando generale dell’Arma CCRR, ai comandi
di difesa territoriale, agli ispettorati d’arma e, p.c., al Comando supremo, ai ministeri del-
la Guerra (Gabinetto) e dell’Africa italiana (Ufficio militare), all’Ispettorato FFAA delle
terre d’Oltremare, ai comandi generali della R. guardia di finanza e della MVSN, in AUS-