Page 506 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            archivi, la circolare dello Stato maggiore del Regio esercito n. 5498/St. del luglio
            1945, richiamava le disposizioni contenute nella circolare 653 del 1941:

               Per assicurare la conservazione di tutto quanto può essere utile alla documenta-
               zione della guerra testé conclusasi, e tenuto conto che eventi bellici hanno spesso
               impedito il regolare afflusso all’Ufficio storico dei documenti, determinando la
               distruzione e la dispersione di essi, si rende necessario: | I. - rintracciare, racco-
               gliere e custodire in locali sicuri i carteggi provenienti dai comandi mobilitati
               eventualmente esistenti presso le rispettive sedi territoriali e depositi. Dei predet-
               ti documenti dovrà essere inviato elenco sommario descrittivo all’Ufficio storico,
               indicando da quale unità mobilitata essi provengono. L’Ufficio storico provvede-
               rà appena possibile al loro ritiro; | II. - invitare, ove occorra anche per mezzo della
               stampa, gli ufficiali residenti nella propria giurisdizione, i quali abbiano tenuto
               comandi di grandi unità, di reggimento o reparto autonomo in guerra, a redigere
               relazioni possibilmente documentate sui fatti ai quali hanno preso parte, adunando
               in tali relazioni la maggior copia di dati allo scopo di ridurre al minimo gli incon-
               venienti che la mancanza di diari comporta; | III. - provvedere opportunamente a
               quanto disposto con la circ. 653 GM 1941, circa la cessione a enti privati dei
               documenti di guerra e circa il ricupero e il versamento all’Ufficio storico di docu-
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               menti conservati da personalità militari o dalle loro famiglie .
            4. Le altre cause delle lacune documentarie
               Le ragioni della parzialità del patrimonio documentario dell’Ufficio storico
            sono dovute innanzitutto agli scopi della funzione conservativa, limitati e con-
            centrati sulle esigenze dell’istituzione produttrice. Accanto a questa ragione è
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            possibile rilevarne altre di natura volontaria , accidentale , per incuria e disat-


               SME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Memorie storiche circolari.
               Circolari relative alle memorie storiche 1874-1996».
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                Circolare Ministero della guerra, Stato maggiore del R. esercito, Ufficio storico, Documen-
               ti di guerra e archivi di alte personalità militari, 31 lug. 1945, n. 5498/St., a firma del sot-
               tocapo di Stato maggiore gen. Ercole Ronco, indirizzata ai comandi militari territoriali, in
               AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Circolari relative alla
               raccolta e conservazione del carteggio di valore storico, 1915-1935».
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                Tra la fine del 1926 e il 1931 l’Ufficio storico, impegnato nel recupero delle carte della
               Prima guerra mondiale, decideva di consegnare al neonato Ufficio storico della Regia ae-
               ronautica parte delle carte relative alla partecipazione dell’Aviazione del R. esercito alla
               Grande guerra. Cfr. AUSSME, a r, b. 5, fasc. 38, s.fasc. 1, ins. 7 e b. 9, fasc. 97, s.fasc. 8.
            315   È il caso del carteggio del 15° Reggimento Fanteria Savona, relativo alle azioni di guerra
               del 1915, caduto nelle acque di Durazzo durante le operazioni di imbarco dell’unità. Cfr.
               lettera 15° Reggimento Fanteria Savona, Comando, Carteggi di guerra, 13 ott. 1927, n.
               4423 di prot., a firma del comandante int. del Reggimento ten. col. F.[ederico] Sammarti-
               no, indirizzata al Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato maggiore, Ufficio
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