Page 91 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                  91


               sottocapo parteciparono alla campagna; l’Ufficio superiore del Corpo di Stato
               maggiore non solo non si mobilitò, ma neppure esercitò alcuna attività che aves-
               se diretta attinenza con la guerra e si occupò solo delle dotazioni cartografiche
               e della cancelleria, tanto che i movimenti di mobilitazione e di radunata furono
               affidati alla direzione delle società ferroviarie.
                  Così, appena conclusa la campagna del 1866, veniva nominata una commis-
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               sione per lo studio di un nuovo ordinamento , sul cui parere veniva varato, con
               carattere d’urgenza, il r.d. dell’11 marzo 1867 che introduceva modifiche nell’or-
               dinamento del Corpo di Stato maggiore. Questo, affiancato dal Comitato del capo
               di Stato maggiore, venne articolato in Ufficio militare per gli studi scientifico-
               militari, comprendente la 1ª Sezione statistiche informazioni, la 2ª Sezione sto-
               rica archivi e biblioteche, la 3ª Sezione topografia militare e la 4ª Sezione pub-
               blicazioni militari; Ufficio tecnico, composto dalla 1ª Sezione geodetica, dalla 2ª
               Sezione topografica, dalla 3ª Sezione fotografica, dalla 4ª Sezione deposito carte
               topografiche e strumenti, dalla 5ª Sezione scientifica, disegno, litografia e incisio-
               ni e Sezione staccata dell’Ufficio tecnico di Napoli; Ufficio contabilità, costituito
               dalla 1ª Sezione contabilità generale, dalla 2ª Sezione personale civile e militare
               dello Stato maggiore, dalla 3ª Sezione contabilità in materia e dalla 4ª Sezione
               matricola e segreteria; Comando Scuola superiore di guerra, creata a Torino in
               sostituzione della Scuola di applicazione di Stato maggiore e avente come attri-
               buzioni principali quelle di sviluppare gli alti studi militari, assicurare il servizio
               di Stato maggiore e, soprattutto, «formare dei capi».
                  Proprio la nascita della Scuola superiore di guerra, che dal dicembre del 1870
               passava alle dipendenze del Ministero della guerra, attesta come, pur nel clima di
               delusione e di contrarietà conseguente all’esito negativo della campagna bellica e
               nonostante la ristrettezza di bilancio, le alte gerarchie della Forza armata fossero
               preoccupate di gettare le basi per la ricostruzione dell’Esercito, partendo dalla
               costituzione di un efficiente Stato maggiore; e, ancora, rappresenta quanto di più
               consapevole e coraggioso potesse venire allora disposto dalle autorità responsa-
               bili, ben consci che «le Grandi Armate hanno il solo valore degli stati maggiori
               che le dirigono» e che, pertanto, fosse «necessario ed essenziale provvedere a
               creare la testa prima del corpo».
                  Sempre nel 1867, a partire dal 22 settembre, la sede del Comando del Corpo
               di Stato maggiore veniva trasferita da Torino a Firenze e, dal 1° maggio 1872, da
               Firenze a Roma.
                  Nel 1872, con r.d. del 27 ottobre, veniva istituito, a Firenze, l’Istituto topo-





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                  Commissione composta dai generali Raffaele Cadorna, Gerolamo Bixio, Giuseppe Govo-
                  ne, Cesare Ricotti, Eugenio Beraudo di Pralormo ed Ettore Bertolè Viale.
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