Page 96 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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zione, determinata dall’assunzione della guida delle operazioni belliche. Infatti,
il Regolamento del servizio in guerra del 1912 stabiliva che, qualora il re non
avesse ritenuto di assumere personalmente il comando dell’Esercito mobilitato,
tale comando doveva essere affidato a un ufficiale generale che avrebbe assunto
il titolo di «comandante supremo». Pur detenendo il comando nominale delle
truppe, Vittorio Emanuele III decise di delegare il comando effettivo a Cadorna
alle cui dipendenze veniva creato, il 24 maggio del 1915, il Comando supremo
che, nel 1915, veniva organizzato sull’Ufficio del capo di Stato maggiore dell’E-
sercito, sul Riparto operazioni e sul Quartier generale. Inoltre, alle sue dipen-
denze veniva posto il Riparto disciplina e avanzamento e veniva affiancato, con
funzioni consultive e ispettive, dagli ispettorati generali d’Artiglieria e del Genio
e dall’Ufficio superiore dei CCRR addetto al Comando supremo.
In particolare, l’Ufficio del capo di Stato maggiore dell’Esercito aveva alle
sue dipendenze l’Ufficio segreteria del capo di Stato maggiore dell’Esercito,
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l’Ufficio ordinamento e mobilitazione , l’Ufficio tecnico e il Gruppo degli uf-
ficiali a disposizione .
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L’Ufficio segreteria del capo di Stato maggiore dell’Esercito doveva coordi-
nare il lavoro dell’Ufficio del capo; sottoporre al capo di Stato maggiore dell’E-
sercito gli elementi sintetici necessari per le sue decisioni (sia quegli elementi
pervenuti direttamente dall’Ufficio del capo sia quelli pervenuti dal Riparto ope-
razioni e dall’Intendenza generale); comunicare al Riparto operazioni o all’Inten-
denza generale le direttive e le istruzioni che li interessavano e che erano emanate
dal capo di Stato maggiore dell’Esercito; mantenere le relazioni con la Casa di
SM il re e con il Governo per le questioni relative alle operazioni militari; smista-
re agli organi dell’Ufficio del capo la corrispondenza; dare ordini e istruzioni al
comandante del Quartier generale per la parte che interessava l’Ufficio del capo
e per la quale il capo di Stato maggiore dell’Esercito intendeva disporre diretta-
mente; provvedere alla corrispondenza in cifra (in arrivo e in partenza) dell’Uf-
ficio del capo. L’Ufficio segreteria il 1° agosto 1917 assumeva la denominazione
di Ufficio operazioni di guerra e affari generali e poi, nel febbraio 1918, veniva
scorporato in Ufficio segreteria e Ufficio operazioni.
L’Ufficio ordinamento e mobilitazione aveva il compito di mantenere le re-
lazioni con la Casa di SM il re, con il Governo centrale e con il Ministero della
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L’Ufficio ordinamento e mobilitazione in alcuni periodi venne inquadrato all’interno del
Riparto operazioni.
49 L’Ufficio tecnico in alcuni periodi venne inquadrato all’interno del Reparto operazioni.
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Ogni ufficio aveva il compito di tenere il proprio diario storico e il proprio protocollo. Uni-
ca eccezione era rappresentata dall’Ufficio ordinamento e mobilitazione cui spettava an-
che la tenuta del diario storico e del protocollo del Gruppo ufficiali a disposizione.

