Page 111 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
P. 111
Il RegIo eseRcIto e le opeRazIonI dI polIzIa colonIale In afRIca (1922-1940) 111
determinante l’odio atavico verso gli arabi. Il loro impiego, già durante le operazioni per la
riconquista del Gebel tripolitano nel 1922, era parso a tutti vincente . Già nel 1913, per
301
decreto governatoriale, si era costituita la banda “Abeidat” forte di 50 uomini e altrettanti
cavalli provenienti dalle diverse circoscrizioni della Cirenaica e chiamati alle armi solo
302
in caso di necessità. Questa truppa ausiliaria, con compiti soprattutto di esplorazione e
d’avanguardia, fu in un primo tempo denominata semplicemente “banda a cavallo” ma in
seguito prese il nome dei suoi comandanti, Trombetti, Perdissoni e così via, fino a quando,
nel 1918, diventò la “banda Abeidat” per motivi di territorio e di reclutamento. La banda
controllava l’importante nodo carovaniero di Mechili e nel 1923 arrivò a contare 180 uo-
mini e altrettanti cavalli.
La banda “Auaghir” fu costituita nel 1912 in Cirenaica con 30 uomini, buoni conosci-
tori del territorio, agli ordini del curdo Mohamed ben Ibrahim. Inizialmente denominata
banda informatori, nel 1913 fu portata a 60 uomini e il comando fu affidato a un ufficiale
italiano, il tenente di cavalleria Diana Crispi, anche se il controllo effettivo rimase nelle
mani del curdo. Alla fine dell’anno gli uomini erano un centinaio, tutti montati, ma nel
1914 la banda Diana Crispi, venne sciolta e con i suoi elementi si costituì la banda indigena
a cavallo di Bengasi, o banda “Auaghir”, al comando del capitano di cavalleria Giuseppe
Marozzi, con zona d’operazioni la Marmarica. Dopo una serie di avvicendamenti al co-
mando, nel 1917 la banda era impiegata per la sicurezza delle carovaniere, un compito di
polizia che continuò a svolgere fino alla riapertura delle ostilità con la Senussia, nel marzo
del 1923, quando fu impegnata in continui scontri nel sud-bengasino. Dal 1914 al 1924
la banda sostenne una quindicina di combattimenti significativi nei quali ebbe 31 caduti.
Altre bande a cavallo importanti furono la “Marmarica” , formata a Tobruk nel 1922,
303
e la “Cirene”, costituita nel 1921 con elementi già appartenenti alle bande Braasa, Hasa
e Dorsa e posta alle dipendenze dei commissari di governo per garantire la sicurezza delle
vie di comunicazione e l’incolumità delle popolazioni sottomesse. Dal 1923 fu impiegata
come truppa ausiliaria nelle operazioni per la riconquista del territorio cirenaico, dove i
suoi uomini che si trovarono a combattere anche contro parenti e amici, quando gli ele-
menti Dorsa ne uscirono andando a costituire una loro banda Dorsa, sostenne una trentina
di combattimenti, alcuni molto cruenti .
304
La banda a cavallo di “Merg” fu costituita nell’ottobre del 1923 con un organico di
305
70 uomini e 70 cavalli agli ordini di un ufficiale subalterno. Nel 1925 inglobò la banda di
“el-Charruba”, raggiungendo la forza di 205 uomini, 170 cavalli e 22 muli. I gregari erano
301 Ibidem.
302 Sintesi storiche delle bande a cavallo, n. 138, AUSSME, Fondo L-8, busta 113, fascicolo 25. Avevano
il barracano e come distintivo un paio di fucili intrecciati sulla taghia (berretto). Dal 1914 indossaro-
no una tenuta kaki con fasce mollettiere e mantellina nera.
303 La fascia distintiva della banda della Marmarica era a strisce orizzontali nero-rosso-nero.
304 La fascia distintiva della banda di Cirene aveva una striscia bianca orizzontale su fondo nero, quella
della banda Dorsa una striscia nera orizzontale su fondo bianco.
305 Vestiva la tenuta kaki con scarpe e fasce mollettiere, taghia, bournus blu con risvolti gialli, fascia di-
stintiva nera e arancione. Ogni gregario era armato di moschetto mod. 91 e pistola mod. 89.

