Page 119 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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Il RegIo eseRcIto e le opeRazIonI dI polIzIa colonIale In afRIca (1922-1940)  119
































                                    AUSSME. Anni Trenta in AOI. Cammelli
              al restare alla macchia: “[…] Quei fuggiaschi che corrono verso l’Egitto, per rifugiarvisi,
              sono per noi la migliore propaganda per le popolazioni sottomesse. Le donne specialmente
              raccontano gli orrori, la miseria, i pericoli, le angosce incorse e le sofferenze fisiche sostenu-
              te, seminando di compassione e di spavento i sottomessi, i quali poi in fondo si rallegrano
              di aver tenuto il loro contegno di sottomessi. Queste donne le quali poi non sanno nulla
              di conflitti, di armati, di door, etc. non sanno che dipingere lo spavento che loro incuteva
              l’aviazione, l’incubo sotto il quale vivevano di vedersi da un momento all’altro capitare
              sopra una colonna, le continue e interminabili fughe per sfuggire alle nostre truppe, la
              mancanza di viveri e le sofferenze della sete, tutte cose che fanno una impressione enorme
              sui sottomessi, i quali misurano la loro situazione la confrontano con quella dei ribelli, e
              sono concordi nel dichiarare che le ristrettezze che impone loro il Governo, la disciplina
              alla quale sono soggetti, non sono nulla di fronte a quello che soffrono i ribelli” .
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                 Nel 1928, in Cirenaica, le operazioni compiute dal Regio Esercito nei territori del Ge-


                 Interessante la discordanza di dati con il colonnello Enrico De Agostini, che tra il 1922 e il 1923 ave-
                 va studiato la situazione della Cirenaica, riguardo alla popolazione dissidente: Rienzi parlava di circa
                 4.000 individui, un numero decisamente inferiore rispetto a quello fornito da De Agostini che faceva
                 ammontare i Braasa a 21.000, gli Hasa a 6.510, i Dorsa orientali a 4.610 “complessivamente 31.120
                 laddove il censimento, con tutta diligenza ora compiuto, ci dà una popolazione ora sottomessa di ani-
                 me 15.080 e aggiungendo anche 6.000 anime di dissidenti si arriva a ventunomila”.
              336 Tel. n. 7723 Ris. del 27 settembre 1927, al Ministero delle Colonie, firmato Gabelli per la relazione
                 dell’Ufficiale di Governo di Ain el Gazala, il capo del distretto Fornari, ASMAI, Libia, Posiz. 134/27,
                 fascicolo 208.
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