Page 178 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
P. 178
178 l’eserCito alla maCChia. Controguerriglia italiana 1860-1943
I guerriglieri
Con una legge organica voluta fortemente da Lessona ed entrata in vigore il 1° giugno
1936, i territori di Abissinia, Eritrea e Somalia venivano posti alle dipendenze di un go-
510
vernatore generale con il titolo di viceré . L’Africa Orientale Italiana veniva ufficialmente
divisa nei cinque governi dell’Eritrea con capoluogo Asmara, dell’Amara con capoluogo
Gondar, del Galla e Sidamo con capoluogo Gimma, dell’Harar con capoluogo Harar e
511
della Somalia con capoluogo Mogadiscio . Parallelamente al nuovo assetto territoriale
veniva definito un imponente programma di lavori pubblici che partendo dal rilevamento
topografico del territorio prevedeva la realizzazione di strade, acquedotti e collegamenti
telegrafici. Piste come quella di importanza fondamentale Quoram-Dessiè-Addis Abeba,
512
dovevano diventare in quest’ottica delle rotabili moderne . Il problema era che in buona
parte dei territori dell’Etiopia esistevano sacche di ribelli: le stime dello Stato Maggiore
parlavano di circa 30.000 uomini in armi, conteggiando sia i resti delle grandi armate etio-
piche, numerosi nuclei armati, più piccoli ma anche molto più mobili, la forza dei quali
poteva aumentare all’occorrenza aggregando gli abitanti dei villaggi e i contadini.
513
Prima della guerra il territorio dell’impero del Negus era diviso in comandi che cor-
rispondevano alle circoscrizioni amministrative governate dai grandi dignitari: nel nord
degiac Hailé Selassiè Gugsa , ras Sejum Mangascià , degiac Aialeu Burrù , ras Cassa
516
515
514
510 Decreto legge, giugno 1936, AUSSME, Fondo D-6, DS 40, Allegato n. 153.
511 “[...] Il Governo dal quale dipendono i territori dell’Africa Orientale Italiana prende il nome di Go-
verno Generale dell’Africa orientale italiana. Ogni altra denominazione (Governo generale dell’Etio-
pia, Governo del Vicereame, Governo Vicereale, Governo dell’impero, Governo centrale) è da esclu-
dere. Il Governo generale è retto dal Governatore Generale dell’Africa orientale che ha il titolo di
Viceré. Ogni altra denominazione è da escludere” (AUSSME, N-11, busta 4124, Riassunto 27 del 6
novembre 1936.
512 Situazione impero d’Etiopia al 15 giugno 1936, AUSSME, Fondo N-11, busta 4123. Al momento del-
la conquista, le due principali vie di comunicazione erano la strada imperiale (Addis Abeba-Dessiè)
che di imperiale aveva ben poco e la ferrovia che dalla capitale portava a Gibuti.
513 Mappa territorio etiopico ed elenco regioni e comandanti, AUSSME, Fondo D-1, busta 251.
514 Tigrai orientale: Enda Meconni, Agamé, Aualalò, Agamè, Endertà, Uoggerat.
515 Tigrai occidentale, Adua, Axum, Sciré, Adi Abò, Gheraltà, Tembien, Aterghallè, Sceloà.
516 Uolcait, Bireutan, Caffa, Semien, Uogherà, Uoldebbà, Belesà, Tzeghedè. Parente stretto dell’impera-
trice Taitù, Aialeu Burrù godette del suo favore e fu uno dei più fidati collaboratori del Negus che gli
affidò il compito di domare le ribellioni scoppiate nell’Etiopia nord-orientale nel 1929: insieme a ras
Gugsà Ararià e a ras Uagascium Chebbedè, “condusse un’energica campagna di repressione contro i
rivoltosi e gli irrequieti” (Martino Moreno, Biografie etiopiche, ASMAI, III, busta 5). Aialeu Burrù
ebbe un ruolo importante anche nel domare la rivolta di ras Gugsà Uoliè e per questo venne ricom-
pensato con il territorio del Belesà e la Croce di Re Salomone. Sposato con Uoizerò Maniahlesc, figlia
di ras Cassa, veniva descritto come “uomo di vivace intelligenza, di facile parola, di grande energia, di
spiccate qualità militari”, ivi.
Capitolo seCondo