Page 219 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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La 2 armata e Le operazioni di controguerrigLia in JugosLavia (1941-1943) 219
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decisamente col grosso, per poi proseguire dopo aver lasciato sul posto un presidio munito
di radio e automezzi celeri anche blindati. Nel caso di un presidio assediato, l’intervento
vedeva l’azione di più colonne convergenti che, sbloccate le vie di accesso, dovevano at-
taccare il nemico in concomitanza con una sortita degli assediati. La sorveglianza degli
itinerari stradali riguardava soprattutto le rotabili principali sulle quali transitavano impor-
tanti colonne di rifornimenti e veniva assicurata dagli elementi mobili dei presidi contigui.
Ciascun presidio, infatti, doveva assicurare la protezione di un tratto di itinerario, con
posti di sorveglianza e di resistenza sistemati nei punti che più si prestavano ad imboscate
e con un nucleo di riserva di pronto intervento di forza non inferiore ad una compagnia
possibilmente rinforzata da mortai, pezzi d’artiglieria, mitragliatrici, mezzi corazzati o au-
tocarri blindati. Quando la distanza tra due presidi era superiore alle due tappe, si dovevano
stabilire, in località intermedie, uno o due capisaldi da utilizzare quali punti di appoggio.
Il servizio di scorta ai convogli aveva lo scopo di assicurarne una prima ed immediata
difesa e a tal fine, oltre a concentrarne i movimenti su pochi itinerari facilmente difendibili,
l’organizzazione delle autocolonne doveva prevedere collegamenti con radio e staffette di
motociclisti, posti distribuzione carburante e officine mobili di riparazione. Era preferibile
operare con autocolonne piccole o suddivise in più scaglioni ciascuno con una propria
scorta, e ogni automezzo doveva essere equipaggiato per quanto possibile con un’arma
automatica e protetto nei punti più vulnerabili con mezzi di circostanza, come sacchi a
terra e piastre d’acciaio. Nell’attraversamento di strettoie o comunque di punti pericolosi,
occorreva occupare preventivamente le posizioni laterali dominanti.
AUSSME. Reparto M.V.A.C. impegnato in un rastrellamento.
Si nota il fucile mitragliatore Chauchat di costruzione francese