Page 235 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
P. 235

a
                           La 2  armata e Le operazioni di controguerrigLia in JugosLavia (1941-1943)  235



























                            AUSSME. Cerimonia funebre di caduti di un reparto alpini
              d’animo che si tradusse in un’aperta avversione per le autorità croate e le formazioni ustascia
              e nella protezione accordata ai serbi ortodossi e agli ebrei in cerca di aiuto. Il comando della
              2ª Armata comunicò al governo croato di disapprovare assolutamente i sistemi ustascia,
              sistemi che nel provocare una reazione di giorno in giorno sempre più evidente, erano ine-
              vitabilmente destinati a causare una rivolta con le inevitabile conseguenze non solo per lo
              stato croato ma anche per la sicurezza delle truppe italiane. La linea d’azione dei comandi
              militari, propensi a favorire i serbi, si scontrò con le direttive di Roma, dal momento che
              il Ministero degli Esteri mirava a consolidare l’autorità del Poglavnik, minimizzando la
              portata dei massacri compiuti dalle milizie croate, con l’orientamento filo-croato del rap-
              presentante del P.N.F. a Zagabria, Eugenio Coselschi, che arrivò a esaltare l’operato degli
              ustascia. Già durante la prima insurrezione scoppiata nel giugno 1941, i reparti italiani
              comunque non sempre appoggiarono le forze croate e a volte anzi agirono come forze di
              interposizione, non esitando a disarmare reparti ustascia costringendoli a ripiegare . L’at-
                                                                                666
              teggiamento filo-serbo del comando della 2ª Armata e dei comandi divisionali dipendenti
              indispettì però sia i croati sia i tedeschi, acuendo la crisi dei rapporti tra gli alleati dell’Asse.
                 Le segnalazioni del comando della 2ª Armata e le insistenze presso il governo centrale

              per ottenere che, almeno nella seconda zona, le truppe occupanti fossero autorizzate a in-
              tervenire per frenare gli eccessi ustascia, portarono agli accordi stipulati il 26 agosto tra il
              governo di Roma e il governo di Zagabria, con i quali venivano dati al comandante della
              2ª Armata tutti i poteri civili e militari nella seconda zona, ponendo alle sue dipendenze
              il commissario amministrativo nominato da Pavelic a cui facevano capo le autorità civili

              666 Notiziario n. 37 in data 17 agosto 1941 del comando 2ª Armata – Ufficio Informazioni. In luglio si
                 erano registrati i primi scontri nelle zone di Bileca-Gacko tra reparti della Divisione “Marche” e ban-
                 de di ribelli serbi.
   230   231   232   233   234   235   236   237   238   239   240