Page 259 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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La 2 armata e Le operazioni di controguerrigLia in JugosLavia (1941-1943) 259
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AUSSME. Cetnici e truppe italiane a Dvenica nell’ottobre 1942
per la lotta antipartigiana : al primo contatto con le bande M.V.A.C. anche il comando
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della Divisione “Granatieri di Sardegna”, che non aveva precedenti esperienze in materia,
rimase subito favorevolmente impressionato dalle loro tecniche di combattimento.
Eccessi contro le popolazioni erano segnalati in Dalmazia anche da parte dei battaglioni
CC.NN. composti da ex squadristi, tanto che il Governatore chiese il rimpatrio del più
turbolento, il Battaglione “Vespri”, trovando l’avallo del comandante del XVIII Corpo
d’Armata: “Il comandante del XVIII C.A., rilevato che tutti i battaglioni squadristi (tranne
il Battaglione “Milano” che, per aver collaborato strettamente con reparti R.E., ha assunto
una certa forma militare) non hanno più alcun aspetto militare, rappresenta la convenienza
che siano fatti rimpatriare tutti, tranne il Battaglione “Milano”). Tutti i Battaglioni squa-
dristi (“Nizza”, “Milano”, “Toscano”, “Emiliano”, “Tevere”, “Vespri Siciliani”) verranno
rimpatriati nel maggio-giugno 1943.
Nell’autunno del 1942 le possibilità operative delle forze italiane in relazione alla scorta
e alla protezione di colonne motorizzate furono incrementate dalla distribuzione di nu-
merose decine di autoprotetti allestiti dalla Fiat. In precedenza, si era fatto largo ricorso a
contrappeso alle cetniche, “in quanto il morale e l’atteggiamento delle popolazioni non sono tali da
permettere la costituzione di bande sicure”.
726 Foglio n. 8166/I in data 24 ottobre 1942, Bande anticomuniste, Comando XVIII Corpo d’Armata –
Ufficio Informazioni.

