Page 263 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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La 2 armata e Le operazioni di controguerrigLia in JugosLavia (1941-1943) 263
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AUSSME. Collaborazionista jugoslavo con due carabinieri reali
e nella maggiore o minore libertà di movimento. Gli internati a titolo repressivo erano trat-
tati come i prigionieri di guerra, gli altri, riuniti sovente per famiglie, godevano di notevole
libertà. Nell’ambito dell’Armata verso la metà del 1942 vennero costituiti alcuni piccoli
campi di passaggio e di smistamento, e tre campi permanenti: Buccari, Porto Re, Arbe. I
due primi erano baraccamenti per truppe, allestiti nel 1941, con una capacità complessiva
di 4.500 persone, il terzo venne costruito ex novo in località Campora (Arbe) . Durante il
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primo periodo di funzionamento del campo di Arbe, dall’agosto al novembre del 1942, si
verificarono, in effetti, notevoli disservizi, dovuti alla fretta e alla disorganizzazione che ne
avevano caratterizzato l’approntamento. Il tragico risultato fu un elevato tasso di mortalità
causato dalla scarsa alimentazione e dalla insufficiente distribuzione di indumenti, nonché
dalla prolungata permanenza in tenda in attesa della costruzione di baracche. Già durante
l’inverno la situazione migliorò però notevolmente, anche per il trasferimento nel campo
di Gonars di numerosi internati . Nel dicembre del 1942 erano in funzione nel territorio
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la 2 Armata 16 campi con un totale di 25.947 internati civili, dei quali 4.488 a scopo
protettivo.
737 Altri campi di internamento furono allestiti a forte Mamula ed a Prevlaka entrambi alle Bocche di
Cattaro. Altri erano a Zara e a Sussak.
738 Foglio n. 4217/Sa in data 30 novembre 1942, Promemoria circa il funzionamento del servizio sanitario
in Arbe, Comando Superiore FF.AA. “Slovenia-Dalmazia” – Intendenza – Direzione Sanità. Nei pri-
mi quattro mesi di funzionamento (27 luglio – 27 novembre 1942) i decessi tra gli adulti furono 345
e 77 tra i bambini.

