Page 420 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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420                   l’eserCito alla maCChia. Controguerriglia italiana 1860-1943

              A seguito degli accordi di Abbazia e sulla base delle indicazioni scaturite dall’incontro
           del 13 marzo tra Roatta e Porro, il 1° aprile il Comando Supremo, con una breve direttiva
           a firma del capo di stato maggiore generale, Ugo Cavallero, dava ordine allo stato maggiore
           della Regia Aeronautica di attivare un organo di comando con il compito di dirigere l’at-
           tività di aerocooperazione in stretto contatto con la 2ª Armata, potenziare le forze aeree
           alle sue dipendenze portandone la consistenza a 3 gruppi da bombardamento, 3 gruppi da
           osservazione aerea e 2 nuclei trasporto, mettere a disposizione del comando d’armata alcuni
           velivoli da collegamento .
                               971
              A fronte di queste direttive Superaereo confermò l’intenzione di costituire un coman-
           do tattico, con competenza cioè in materia esclusivamente d’impiego ma senza funzioni
           territoriali e logistiche per economizzare personale e mezzi e non appesantirlo inutilmente,
           nella convinzione che la sua ragion d’essere si sarebbe esaurita al termine del ciclo operativo
           ormai prossimo , e fissò in questi termini l’ordine di battaglia delle forze aeree alle sue
                        972
           dipendenze :
                    973
              -  a Mostar il 39° Gruppo B.T. (38° Stormo) su BR.20, la 36ª squadriglia OA (5°
                 Gruppo) su Ca.311, la 121° squadriglia OA, su Ca.311, in arrivo da Aviano, una
                 sezione di Ro.37 da osservazione aerea e un nucleo trasporto su S.81 e Ca.111;
              -  a Ronchi dei Legionari il comando del 43° stormo con il 98° Gruppo BT, su BR.20,
                 in attesa di trasferirsi a Zara, non appena completati i lavori su quel campo;
              -  a Gorizia il 99° gruppo BT (43° stormo) su BR.20, destinato a spostarsi a Ronchi
                 dei Legionari dopo la partenza per Zara del comando di stormo e del 98° gruppo
                 BT, e un nucleo trasporto su S.81 e Ca.111; 974
              -  ad Altura di Pola il 63° gruppo OA, con le squadriglie 41ª e 113ª, su Ca.311 e la
                 137ª squadriglia OA, pure su Ca.311, del 73° gruppo, in trasferimento da Novi
                 Ligure;
              -  a Zara il comando del 73° gruppo OA con la 127ª squadriglia su Ca.311 in trasfe-
                 rimento da Venaria Reale e in caso di necessità alcuni trimotori da trasporto S.82.

              I reparti concentrati a Mostar costituivano un raggruppamento agli ordini del coman-
           dante del 39° gruppo BT, e allo stesso modo i reparti distribuiti sulle altre quattro basi
           erano riuniti nel “raggruppamento Zara” agli ordini inizialmente del comandante del 73°
           gruppo OA e poi del comandante del 43° stormo BT. Tutti i movimenti avrebbero dovuto
           essere completati entro il 25 aprile, con il termine dei lavori in corso sui due aeroporti



           971 Comando Supremo, 1° Reparto, Collaborazione aerea in territorio croato, tel. n. 50336/OP. del 1°
              aprile 1942, AUSSMA.
           972 Stato Maggiore Regia Aeronautica, operazioni in territorio croato, tel. n. 1B/5054 del 10 aprile 1942,
              AUSSMA.
           973 Stato Maggiore Regia Aeronautica, operazioni in territorio croato, tel. n. 1B/5036 del 10 aprile 1942,
              AUSSMA.
           974 A Gorizia si trovava anche il 61° gruppo O.A. (squadriglie 34ª e 119ª) rientrato dalla Russia e in ri-
              costituzione.

                                                                           Capitolo quarto
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