Page 449 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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Il contrIbuto della regIa aeronautIca           449

              del V Corpo d’Armata, si moltiplicavano intanto le segnalazioni di lanci di armi, munizio-
              ni, medicinali e denaro, spesso accompagnati da ufficiali di collegamento e da istruttori, e la
              ricognizione aerea continuava a localizzare aree di lancio e possibili campi di atterraggio. Il
              9 giugno ne furono individuati tre a Udbina, Lapac e Mazin, e il 20 giugno la ricognizione
              aerea ne localizzò con certezza un altro in approntamento nella zona di Krbavsko Polje, a
              nord di Pisac, che il giorno 24 fu bombardato con bombe da 100 chilogrammi per renderlo
              inservibile. Era la prima azione di questo tipo condotta dall’Aviazione Slovenia-Dalmazia
              ed era anche l’unica risposta possibile al crescente impegno di britannici e statunitensi a fa-
              vore delle formazioni partigiane. La Regia Aeronautica non disponeva infatti nella regione
              di reparti da caccia notturna e comunque l’organizzazione di questa specialità era ancora a
              livello embrionale.
                 L’intensificarsi delle missioni di aerorifornimento alle formazioni di Tito indicava che
              Londra e Washington avevano ormai fatto una precisa scelta di campo, abbandonando al
              loro destino i cetnici e questo proprio mentre Roma, cedendo alle pressioni di Berlino e
              Zagabria, prendeva a sua volta posizione contro i nazionalisti serbi. Tutto questo rendeva la
              situazione ancora più incerta e confusa, soprattutto nella Bosnia-Erzegovina, dove furono
              arrestati i capi del movimento e sciolte le formazioni anticomuniste che affiancavano il VI
              Corpo d’Armata. La massiccia attività di propaganda svolta anche con il lancio di mani-
              festini dai velivoli, secondo una prassi da tempo già in atto nel tentativo di neutralizzare
              l’azione abilmente condotta a livello politico e psicologico dalla guerriglia, non poteva an-
              nullare l’impatto negativo di questi avvenimenti sui cetnici, che nella migliore delle ipotesi
              da quel momento in poi sarebbero rimasti neutrali, facendo venir meno una componente
              importante del dispositivo di controguerriglia della 2ª Armata.
                 Il mese di giugno comportò nell’insieme un impegno non inferiore ai due mesi prece-
              denti, con 516 sortite pari a 788 ore di volo, e ancora una volta nessun velivolo andò perdu-
              to, anche se 21, tutti regolarmente rientrati alla base, furono colpiti dal tiro contraereo 1010 .
              Quasi il 67 per cento dell’attività di volo venne assorbito da missioni a carattere offensivo
              e solo poco più del 28 per cento da missioni di ricognizione e collegamento, con il restante
              5 per cento dedicato agli aviolanci e al trasporto. Il peso maggiore ricadde sull’aeroraggrup-
              pamento di Zara che, chiamato a intervenire anche al di fuori dell’area dei corpi d’armata
              V e XVIII, totalizzò da solo 241 sortite e 393 ore di volo.
                 La forte incidenza delle missioni di attacco al suolo, a volte pianificate o eseguite d’ini-
              ziativa dagli equipaggi ma spesso effettuate anche su richiesta delle truppe in contatto col
              nemico, fece emergere in modo prepotente la necessità di soluzioni per le comunicazioni
              terra-bordo-terra più efficienti e immediate di quelle in uso, nella sostanza le stesse impie-
              gate nella Grande Guerra e peraltro in larga misura utilizzate anche da tedeschi e croati 1011 .


              1010  Comando Aviazione Slovenia-Dalmazia, Relazione mensile (1° - 30 giugno 1943-XXI), AUSSMA.
              1011  Comando 2ª Armata, Ufficio Operazioni, Servizio di riconoscimento fra esercito, aviazione e marina,
                  tel. n. 10410 del 25 giugno 1943, AUSSME, Fondo M-3, busta 326, relativa alle procedure per il
                  riconoscimento tra le forze dell’Asse, e Comando 2ª Armata, Ufficio Operazioni, Direttive per l’im-
                  piego dell’aviazione, n. 8565 del 26 maggio 1943, AUSSME, Fondo M-3, busta 326, traduzione di
                  una pubblicazione croata con lo stesso titolo.
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