Page 514 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
P. 514
514 L’esercito aLLa macchia. controguerrigLia itaLiana 1860-1943
dai vertici militari , non riguardavano solo gli aspetti di natura giuridica, nel senso che
216
mancando il supporto della legislazione speciale sarebbe mancato uno strumento necessa-
rio alla lotta del brigantaggio, ma erano anche di natura più squisitamente militare. La fine
della legislazione speciale significava anche il passaggio della direzione della lotta nelle mani
dei prefetti che avrebbe sicuramente comportato delle inconvenienze, quando questi ultimi
si fossero trovati ad affrontare operazioni più complesse “che demandano tempo e nume-
rosi drappelli, e collegandosi insieme anziché un’operazione sono da considerarsi come un
sistema di strategia militare” . Insomma, per Pallavicini la lotta al brigantaggio non era un
217
mero problema di ordine pubblico, ma necessitava l’applicazione di specifiche norme per la
condotta di operazioni militari, esclusiva competenza dei comandi dell’Esercito.
Al vertice del Comando generale delle truppe per la repressione del brigantaggio, il gene-
rale Pallavicini emanò un complesso di circolari, le più importanti a stampa, che non si
limitarono, come nelle passate esperienze, a determinare le modalità di condotta delle ope-
razioni contro i briganti, apprese direttamente dall’esperienza di comando nelle provincie
meridionali, ma rappresentarono, in quel momento storico, un tentativo di elaborazione
di una dottrina sulla controguerriglia. Benché non sia stata citata dal Tuccari , l’istruzione
218
teorica , pubblicata il 29 marzo 1868, fu sicuramente una delle più importanti, in quan-
219
to, come spiegava lo stesso Pallavicini, era necessario coordinare le operazioni di contro-
216 Le sue osservazioni furono accolte dal generale Bianchis di Pomaretto che presentò un suo rapporto
al ministro della Guerra, generale Pettitti, in cui, facendo riferimento anche al parere simile espres-
so dagli altri comandanti delle divisioni militari territoriali delle provincie meridionali, sconsigliava
di far cessare gli effetti della legislazione speciale (Lettera confidenziale n. 999, in data 6 dicembre
1865, del generale Luigi Bianchis di Pomaretto al ministro della Guerra, ogg.: legge sul brigantaggio,
in auSSMe, Fondo G-13, Carteggio confidenziale del ministro busta 5, fascicolo 184). Le proposte del
generale Luigi Bianchis di Pomaretto non furono accolte dal generale Pettitti in quanto il ministro
tenne conto del parere negativo dell’avvocato generale militare, il cavaliere Camillo Trombetta, che
considerava di difficile attuazione, dal punto di vista giuridico, le modiche alla legislazione speciale
sul brigantaggio proposte da Bianchis di Pomaretto, sebbene rappresentative dello stato d’animo dei
vertici militari (Lettera dell’avvocato generale, n. 2993, in data 22 dicembre 1865, al ministro della
guerra, in auSSMe, Fondo G-13, Carteggio confidenziale del ministro, busta 5, fascicolo 184. Nella let-
tera l’unica concessione fatta dall’avvocato militare, riguardo alle proposte fatte dal generale Poma-
retto, era quella relativa alla deportazione che poteva essere recepita solo avvicinandola all’istituto del
confino, previsto dall’ordinamento giuridico italiano).
217 Circolare n. 14, in data 10 gennaio 1866, del comandante della Divisione militare territoriale di Ca-
tanzaro; in auSSMe, Fondo G-11, Brigantaggio, busta 19, fascicolo 1, c. 99, pubblicata in M. G. Gre-
co, Il ruolo e la funzione dell’Esercito nella lotta al brigantaggio, - op. cit., documento 3, pp. 177-180.
218 Il Tuccari citava la circolare n. 56 del 15 luglio 1868 e quella del 20 giugno 1869, riportata anche in
appendice n.4, cfr. L. tuccari, Memorie sui principali aspetti tecnico-operativi della lotta al brigantag-
gio, - op. cit., pp. 229-232 e appendice 4, pp. 253-268.
219 coMando Generale delle truppe per la repreSSione del BriGantaGGio, istruzione teorica ad uso delle
truppe destinate alla repressione del brigantaggio nelle provincie di Terra di lavoro, Aquila, Molise e Be-
nevento, Caserta, Stabilimento tipografico del Commendatore Gaetano Nobile e c. corte prefettura,
1868, in auSSMe, Fondo G-11, Brigantaggio, busta 129, fasc. 1, s.fasc. 1; l’istruzione è stata ristampa-
ta tale e quale in: Generale eMilio pallavicini di priola, Manuale di controguerriglia, Effepi, Geno-
va, 2012.