Page 518 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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           zona o di una sottozona in base all’acquisizione di informazioni, anche generiche, sulla
           presenza di una o più bande in un determinato territorio . Il “Servizio speciale”  rappre-
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           sentava la vera innovazione, in quanto era eseguito da drappelli denominati colonne volanti,
           costituiti e poste alle dipendenze dirette del comandante, cioè del generale Pallavicini che
           ricordava di averle già sperimentate, con ottimi risultati, nelle operazioni contro il brigan-
           taggio in Puglia e in Basilicata nel 1864. Le colonne volanti, al comando di ufficiali scelti
           per le loro particolari attitudini, erano unità miste, formate da uomini provenienti dai re-
           parti dell’Esercito impiegati nella lotta al brigantaggio (carabinieri, fanteri, bersaglieri) e
           dalle milizie locali (guardie nazionali e squadriglieri). I militari erano tra i più “robusti e di
           sperimentata risolutezza, buoni marciatori, buoni tiratori”, gli elementi delle milizie locali,
           invece, oltre a quelle doti, dovevano avere una perfetta conoscenza dei luoghi infestati dal-
           le bande . I comandanti delle colonne volanti agivano in piena autonomia e avevano solo
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           l’obbligo di informare il comandante di zona e sottozona nel momento in cui si muovevano
           nel territorio di loro giurisdizione o direttamente il comando generale negli altri casi. Le
           colonne volanti, veri e propri reparti speciali, conducevano operazioni “nel cuore delle re-
           gioni montuose, ossia dei luoghi che per la loro lontananza dai centri abitati sono visitati
           di rado” , per più giorni e settimane, pernottando in loco. Le istruzioni avevano anche
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           un’immediata ricaduta sugli aspetti logistici, poichè la tenuta del soldato in operazioni
           anti-brigantaggio veniva alleggerita, niente più zaino, chepì e sacco tenda mentre i viveri
           potevano essere acquistati sul posto . Dopo l’istruzione teorica del 29 marzo 1868, il ge-
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           nerale Pallavicini emanò altre circolari sulla repressione del brigantaggio che nulla volevano
           aggiungere al corpus di norme dell’Istruzione, ma si integravano con quella in quanto costi-
           tuivano le disposizioni per un efficace applicazione sul terreno. Tra queste circolari ricordia-
           mo la n. 5, relativa all’arresto preventivo di parenti dei briganti e dei sospetti manutengoli
           che dovevano essere imprigionati fino alla cattura degli stessi briganti ricercati ; la circo-
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           lare 36 relativa alle misure di controllo sulla popolazione rurale che, con la scusa di lavora-
           re in campagna, portava quantità di viveri potenzialmente destinate ai briganti ; la circo-
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           239 I movimenti generali potevano essere disposti dal comandante di zona o di sottozona per il territorio
              di loro competenza, o per più zone, in questo caso a cura del Comando generale delle truppe per la
              repressione del brigantaggio.
           240 Ibid., pp. 50-54.
           241 Ibid., p. 50: ”Serbo a me stesso la formazione di questi drappelli, ed intendo affidarne il comando a
              quegli ufficiali, che per addimostrata attitudine alle cose del brigantaggio, che per zelo ed energia dia-
              no salde garanzie di riuscire nello speciale e faticoso servizio, che debbono prestare: Gli uomini com-
              ponenti i drappelli, destinati in servizio di colonne volanti, saranno scelti fra i carabinieri, fra i soldati
              di fanteria di linea e bersaglieri, fra le guardie nazionali e fra le squadriglie. gli individui militari do-
              vranno essere robusti e di sperimentata risolutezza, buoni marciatori, buoni tiratori; quelli non mili-
              tari dovranno a questi requisiti aggiungere la pratica conoscenza dei luoghi solitamente percorsi dalle
              comitive brigantesche”.
           242 Ibid., p. 52.
           243 Ibid., p. 57-60.
           244 auSSMe, Fondo G-11, Brigantaggio, busta 128, fascicolo 6, sottofascicolo 3, c. 3.
           245 auSSMe, Fondo G-11, Brigantaggio, busta 128, fascicolo 6, sottofascicolo 3, c. 2.
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