Page 534 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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           come una premeditata aggressione e che ha dato al popolo la presunzione, è questo forse il
           fattore più importante, del proprio eroismo e della propria potenza affrontando onorevol-
           mente una nazione infinitamente più grande e più forte. L’idea di aver vinto moralmente
           l’Italia è radicata negli animi e costituisce motivo di orgoglio nazionale. […] La Grecia è
           una nazione povera, avida di guadagno e di benessere economico; essa si rende conto che
           l’Italia, paese altrettanto povero, non può attendersi un sostanziale miglioramento della
           situazione, mentre conosce per esperienza le opulente ricchezze dell’Inghilterra che ha sem-
           pre profuso nel paese cospicui capitali, sia pure a scopo prevalentemente politico, ed ha
           esercitato sul popolo il fascino dell’oro. Tutta la finanza ellenica è saldamente legata alle
           banche inglesi che hanno perciò nelle mani una leva potente per manovrare la politica del
           paese; […] La soggezione economica, e quindi politica, del paese dagli interessi inglesi è
           perciò un fatto incontrovertibile e costituisce per se stessa il più grande ostacolo alla nostra
           influenza ed espansione in questa zona dell’oriente mediterraneo” .
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              Lo schieramento iniziale dell’11  Armata vedeva il III Corpo d’Armata con le di visioni
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           “Pinerolo”, “Forlì” e “Brennero” in Tessaglia, Boezia e Attica; l’VIII con le divisioni “Siena”,
           “Cagliari” e “Piemonte” in Peloponneso; il XXVI con le di visioni “Modena”, “Julia” e “Ca-
           sale” occupò Epiro, Etolia e Acarnania.  La divi sione “Cuneo” fu inviata nelle isole dell’E-
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           geo a sostegno della divisione “Regi na”, mentre l’”Acqui” fu destinata al presidio delle isole
           Jonie . Poco dopo la “Sie na” fu trasferita a Creta, mentre la “Julia” rimpatriò . I princi-
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           pali problemi che il Comando italiano dovette affrontare nel 1941 furo no: la grande quan-
           tità di armi esistenti nel Paese; la presenza di numerosi sban dati inglesi, di cui taluni erano

           330 Relazione n. 59/1 in data 19 gennaio 1943, Notizie dalla Grecia, Ministero Affari Esteri.
           331 Le prime direttive del maggio 1941 prevedevano lo schieramento in Grecia di quattro corpi d’armata:
              III in Tessaglia con divisioni “Pinerolo” e “Forlì”; VIII in Peloponneso con divisioni “Venezia”, “Ca-
              gliari” e “Piemonte”; XXVI in Epiro, Arcanania e isole joniche con “Acqui”, “Casale” e “Modena”;
              Corpo d’Armata speciale in Attica ed Eubea con “Cuneo”, “Brennero” e “Ferrara” (foglio n. 07466
              in data 11 maggio 1941, Compiti ed ordinamento grandi unità in rapporto alle esigenze di occupazione
              della Grecia, Comando Supreiore FF.AA. Albania – Ufficio Operazioni).
           332 Nelle isole Jonie fu nominato un Commissario per gli affari civili nella persona di Piero Parini (bando
              n. 9 del 12 novembre 1941). L’amministrazione civile delle isole Jonie ebbe lo scopo di predisporre
              una eventuale annessione al Regno o una sistemazione di quei territori a protettorato (telegramma n.
              4399 in data 17 agosto 1943 del Ministero Affari Esteri). La divisione “Acqui” fu passata per un certo
              tempo alle dipendenze della 9ª Armata, per poi tornare nel dicembre 1942 sotto il Comando Supe-
              riore FF.AA. Grecia. Nelle isole non si svolsero atti di ostilità di rilievo contro l’occupazione italiana.
           333 Tale dispositivo rimase in atto fino al 1943, quando la divisione “Brennero” si trasferì in Albania e
              altre grandi unità cambiarono sede. Da rilevare che nell’ottobre 1942 le divisioni “Pinerolo”, “Forlì”,
              “Cagliari” e “Piemonte” avevano una struttura ternaria, mentre tutte le divisioni erano dotate di una
              legione o di un battaglione CC.NN. La divisione “Brennero” aveva una componente corazzata data
              da due gruppi semoventi d’artiglieria da 47/32 e da 75/18. Sempre nell’ottobre 1942, la forza del Co-
              mando Superiore FF.AA. Grecia era di circa 124 mila uomini, saliti a 167 mila nel febbraio 1943 ed
              a 205 mila nel giugno 1943 (incluso però il comando truppe italiane Creta). Nel maggio 1943 giun-
              sero tre gruppi di cavalleria appiedata, una compagnia di disciplina e 18 batterie d’artiglieria, oltre a
              numerosi complementi che consentirono alle grandi unità di raggiungere il 90% della forza organica.
              La difesa costiera era stata rinforzata con 200 pezzi d’artiglieria di provenienza tedesca.
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