Page 540 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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540 L’esercito aLLa macchia. controguerrigLia itaLiana 1860-1943
inglesi, il Comando italiano in Grecia contrappose a partire dal 28 dicembre 1941 un ser-
vizio di contropropaganda con trasmissioni dalla stazione radio di Atene e mediante alto-
parlanti posti nei centri più frequentati della Capitale. Malgrado tutto, però, nei mesi di
aprile e maggio del 1942, si ebbero i primi segni premonitori dell’imminente inizio dell’at-
tività ribelle: l’assassinio di un sottuffi ciale in Epiro e di due soldati in Tessaglia. L’insorgere
e lo sviluppo del movimento d’insurrezione greco durante il 1942 fu dovuto, secondo la
visione dei comandi italiani, a varie cause: la fierezza, l’in nata turbolenza e insofferenza
verso entità straniere occupanti del popolo greco, che porta in sé, esasperate, le caratteristi-
che comuni a tutti i popoli balcanici; la tradizionale esistenza in ogni epoca della storia
greca di bande armate operanti in montagna, ora per ragioni politiche, ora per ragioni et-
niche o religiose, ora per semplici scopi di rapina; la presenza, fin dal primo giorno dell’oc-
cupazione italia na, di un notevole numero di sbandati delle forze armate britanniche, di
agenti del servizio informazioni inglese e di elementi dell’URSS che iniziarono subito atti-
vamente l’opera di propaganda contro l’invasore e organizzarono, facendo anche pervenire
concreti aiuti dall’estero, il movimento di resistenza ; la confi gurazione topografica del
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paese, pressoché montagnosa e carente di vie di comu nicazione, quanto mai adatta alla
guerriglia e ai procedimenti d’azione caratteri stici delle bande partigiane; lo strano sistema
adottato dai tedeschi, i primi a oc cupare il territorio ellenico, per la smobilitazione dell’e-
sercito greco, che consen tì ai singoli militari di raggiungere con i propri mezzi le rispettive
case senza curare che fosse loro rigorosamente ritirato l’armamento; lo scontento della
popolazio ne derivante dalla grave crisi alimentare e degli approvvigionamenti di generi di
prima necessità, dalla disoccupazione, dai gravami dovuti al mantenimento delle truppe
d’occupazione. Le prime bande armate di una certa consistenza si costituirono alla fine del
1941 nelle province greche di confine con la Serbia e con la Bulgaria, dove era più facile il
contagio con i partigiani jugoslavi e bulgari. La loro attività iniziale fu presso ché nulla, e
solo nel marzo del 1942 la loro presenza fu segnalata alle autorità d’occupazione per gli atti
di brigantaggio e per i furti di bestiame da essi commes si a danno delle popolazioni locali.
Fino ad allora le uniche manifestazioni del movimento insurrezionale in via di costituzione
erano state le iscrizioni oscene e oltraggiose sui muri delle città, la lacerazione dei bandi
affissi negli abitati e la stampa e diffusione clandestina di manifestini contrari all’Asse. Fin
da questo periodo l’azione di coordinamento del movimento insurrezionale venne condot-
ta dall’EAM (Fronte greco di liberazione), organizzazione prettamente politica cui facevano
capo quasi tutti i partiti greci, ma prevalentemente dominata dal Partito comunista. L’or-
ganizzazione militare, parallela all’EAM, che provvedeva alla costituzione delle bande ar-
mate e ne coordinava l’azione fu l’ELAS (Esercito popolare di liberazione), costituitosi nel
dicembre 1941 ed anche questo in massima parte egemonizzato dall’ele mento comunista.
353 La relazione Geloso riferisce che: “Radio Londra e radio Cairo si affannavano quotidianamente a far
conoscere che gli arruolamenti dei greci all’estero proseguivano assai brillantemente e che divisioni
co stituite con essi e con militari fuggiti dalla penisola erano in avanzato addestramento, armate di
armi modernissime per concorrere alle operazioni già pianificate per sbarcare in Grecia e cacciare gli
a
italiani”. Fu la propaganda radio inglese ad affibbiare per prima il termine “s’agapò” all’11 Armata
italiana.