Page 541 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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Appendice 2. L’occupAzione itALiAnA deLLA GreciA (1941-1943) 541
Dissidente e in contrasto con l’EAM, e quindi con l’ELAS, fu l’organizzazione nazionalista
monarchica facente capo al generale Napoleon Zervas, denominata EDES, che, pur avendo
ramificazioni in tutta la Grecia, ebbe come sede delle sue formazioni armate il versante
occidentale della penisola greca occupato dai tede schi . Sia coloro che facevano capo all’E-
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LAS sia i nazionalisti avevano come scopo comune quello di liberare la patria dagli invaso-
ri, e tutti avevano assunto il tradi zionale appellativo di andartes, col quale si erano distinti
i ribelli durante la lotta contro i turchi per l’indipendenza greca . Il comune fine e il co-
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mune appellativo non evitarono però le lotte intestine tra le due organizzazioni, scontri che
si tra sformarono spesso in veri e propri combattimenti e che, protrattisi e accentuati dopo
l’8 settembre 1943, fecero sì che fosse messa in secondo piano la lotta con tro i tedeschi, i
quali, al momento opportuno, poterono sgombrare il territorio greco senza essere minima-
mente disturbati dalle formazioni partigiane che in quel momento avevano raggiunto una
forza numerica e di armamento veramente no tevole, grazie soprattutto al bottino di guerra
conseguente alla resa italiana e ai rifornimenti aviolanciati dagli inglesi . In merito ai
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contrasti interni al movimento di resistenza così relazionò il S.I.M. nel maggio 1943: “Mal-
grado l’intendimento del comando inglese del Medio Oriente che ha creato in Egitto un
apposito organo coordinatore e l’opera svolta in Grecia dai numerosi ufficiali inglesi, con-
tinua aperto il dissidio tra le bande comuniste e nazionaliste, o per lo meno, sembra che
non sia stato ancora raggiunto un accordo. Gli ostacoli principali che si frapporrebbero a
detto accordo consisterebbero: nella differenza degli scopi politici e dei metodi di azione fra
le due tendenze; nell’intransigenza dei comunisti, che, sicuri della loro forza, non intendo-
no sottostare agli ordini di Londra; nei divergenti interessi personali dei dirigenti dei due
movimenti. I nazionalisti, in attesa dello sbarco anglo-americano in Grecia, organizzano le
354 Esisteva anche un terzo movimento di resistenza denominato EKKA guidato da ex ufficiali dell’eser-
cito greco ed operante nella zona di Atene e nel Parnaso.
355 Re Giorgio di Grecia era riparato a Londra, mentre il governo in esilio aveva sede al Cairo. Gli in glesi,
pur preferendo cooperare con le bande nazionaliste e filomonarchiche dell’EDES (Unione nazionale
democratica greca) di Zervas, non esitarono a fornire aiuti militari anche all’ELAS. Secondo G. Gi-
raudi in La resistenza dei militari italiani all’estero. Grecia continentale e isole dello Jonio il primo agente
del SOE (Special Operation Executive) inglese fu paracadutato in Grecia nel settembre 1942. Nell’estate
del 1943 gli inglesi riuscirono a mettere d’accordo le varie fazioni della resistenza greca e a costituire
un quartier generale delle bande partigiane, dipendente dal comandante in capo britannico del Me-
dio Oriente. Le organizzazioni resistenziali vennero perciò riconosciute come facenti parte dell’eser-
cito regolare greco e cioè come combattenti aventi il crisma della legalità. L’accordo tra le varie anime
della resistenza non durò a lungo e dall’ottobre 1943 le varie formazioni tornarono a combattersi.
356 Le prime dettagliate notizie raccolte dal Servizio Informazioni Militare sugli aviolanci inglesi risaliva-
no al febbraio 1942 (Cfr. foglio n. PI/2650 in data 8 febbraio 1942, Modalità degli aviolanci effettuati
dagli inglesi in Grecia, Stato Maggiore Regio Esercito – Ufficio Protezione Impianti e Difesa Antipa-
racadutisti). Nel marzo 1943 il Comando Superiore FF.AA. Grecia relazionò che: “Attività nemica ha
assunto in questi ultimi tempi carattere di notevole intensità et tra i vari aspetti tende particolarmen-
te a sovvenzionare di armi, munizioni et vistosi mezzi pecuniari cellule et organizzazioni esistenti nel
paese a mezzo frequenti e numerosi lanci di aerorifornitori […] Segnalazioni degne di credito lasciano
prevedere in prossimo avvenire probabile lancio di paracadutisti incaricati compiere atti terroristici e
sabotaggi” (telegramma n. 023672/Op in data 4 marzo 1942).