Page 548 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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           za. Il comandante ed il vicecomandante, a turno, la garantiscano. La sicurezza va integrata
           con pattuglie esterne che le diano sufficiente respiro. Si cerchi di arrivare alle località di
           sosta prima del tramonto, così da avere la possibilità di orientarsi. Reparti, anche minori,
           sempre provvisti di teli da segnalazione cogli aerei. Incontrando i ribelli, attaccare sempre.
           Se attaccati, contrattaccare: immediato uso di bombe a mano e baionette. Largo uso di
           mortai” . Le prime operazioni contro i partigiani condotte in Tessaglia dalla divisione
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           “Pinerolo”, cui era stata delegata la direzione delle azioni contro il banditismo indipenden-
           temente da limiti di giurisdizione territoriale e di dipendenza delle unità, ebbero successo,
           consentendo di sgo minare o di disperdere le bande di insorti. Le tecniche di controguerri-
           glia adot tate furono così riassunte dal gen. Geloso: “Mentre i reparti incaricati delle opera-
           zioni affluivano con i mezzi più rapidi nelle zone da rastrellare, veniva immediatamente
           intensificata, fin nelle sue ramificazioni più capilla ri, l’azione informativa, basata essenzial-
           mente sull’opera - largamente retribuita con da naro, talvolta anche piccole quantità di vi-
           veri - dei confidenti locali, alcuni dei quali ex appartenenti alle stesse bande. Individuate e
           circoscritte le zone nelle quali le bande agi vano o avevano cercato rifugio, si è provveduto:
           a bloccare ogni via di comunicazione con forti pattuglie miste di soldati e carabinieri; a
           creare nell’interno di ciascuna zona una compartimentazione a base di linee di sbarramento
           tenuta con pattuglie fisse e distacca menti mobili particolarmente vigili nelle ore notturne;
           a rastrellare minuziosamente, con reparti convergenti dalla periferia verso il centro, le ma-
           glie della compartimentazione così determinata, effettuando complete perquisizioni degli
           abitati, particolareggiate esplora zioni delle zone boscose o coperte, stringenti interrogatori
           delle popolazioni, e, in spe cie, dei capi villaggio e dei Papas, arrestando i familiari maschi e
           maggiorenni dei banditi conosciuti e trattenendoli come ostaggi, incendiando i rifugi di
           montagna, punti d’appog gio dei banditi stessi. Alle operazioni ha concorso e concorre - se
           pur talvolta con dubbia lealtà - la gendarmeria” . Altri ordini imponevano di tenere alla
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           mano, come riserva di impiego immedia to, reparti consistenti e facilmente trasportabili su
           automezzi. La raccomanda zione era quella di evitare i piccoli presidi e occupare principal-
           mente le località maggiori tenendo la massa delle truppe all’esterno dei centri abitati stessi,
           in grado di dominarli con le artiglierie e di proiettarne rapidamente le fanterie nelle zone
           eventualmente minacciate . Il gen. Geloso richiamò i propri reparti sulla necessità di evi-
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           tare le azioni di sorpresa del nascente ribellismo organizzato, attraverso l’applicazione di
           rigide misure di sicurezza sia in stazionamento sia in movimento. Nella circolare n.
           0216932, così, riassunse alcune norme basilari necessarie alla difesa degli alloggiamenti,
           alla protezione delle autocolonne e di reparti in movimento, all’impiego delle pattuglie .
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           373 Circolare n. 0218843 in data 24 settembre 1942, Operazioni di rastrellamento-sicurezza, Comando
              Superiore FF.AA. Grecia – Ufficio Operazioni.
           374 Relazione n. 0217227 in data 9 settembre 1942, Bande armate, Comando Superiore FF.AA. Grecia –
              Ufficio Operazioni. Nel corso delle azioni erano state individuate e catturate parecchie radiotrasmit-
              tenti clandestine.
           375 Cfr. foglio n. 0212336 in data 22 giugno 1941, Direttive, comando 11ª Armata – Ufficio Operazioni.
           376 Circolare n. 0216932 in data 2 settembre 1942, Sicurezza, Comando Superiore FF.AA. Grecia – Uf-
              ficio Operazioni. “La pattuglia di 2 o 3 uomini, armata di solo fucile, deve essere proscritta. Col ter-
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