Page 551 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
P. 551
Appendice 2. L’occupAzione itALiAnA deLLA GreciA (1941-1943) 551
non trascurando di lavorare per il raggiungimento dei propri fini di bolscevizzazione del
paese, ha aderito all’EAM” . Come negli altri teatri d’operazione dei Balcani, le forze di
380
polizia reclutate tra gli elementi locali delusero le aspettative, risultando scarsamente moti-
vate nelle azioni di controguerriglia se non talvolta addirittura conniventi con il fenomeno
insurrezionale, nonostante lo stretto controllo dei carabinieri. “Gendarmeria e polizia greca
sono le uniche forze armate autorizzate dalle convenzioni di armistizio. La loro importanza
nei riguardi della popolazione è notevolissima. Queste forze, costituite nella massa da per-
sone che ben conoscono il loro particolare mestiere, erano una diretta emanazione dell’an-
glofilo ex ministro Magnadakis. In passato, con il loro atteggiamento passivo, pur dimo-
strandosi apparentemente ubbidienti ai nostri organi, favorendo l’occultamento delle armi
degli sbandati e delle spie inglesi, hanno concorso all’arruolamento di volontari per l’eserci-
to greco in ricostituzione in Egitto, ed hanno perseguitato, denigrandoli come comunisti,
persone notoriamente filo-italiane o filo-tedesche. In seguito ai provvedimenti adottati a
favore della gendarmeria e della polizia (specialmente concessione della razione viveri, pre-
mi al personale che ha effettivamente contribuito alla cattura di sbandati o a rastrellamenti
di armi), al congruo armamento concesso al personale delle sezioni periferiche per la repres-
sione del brigantaggio, alla continua sorveglianza esercitata specialmente sui quadri, ed alla
destituzione di alcuni ufficiali, sottufficiali e gendarmi che si sono dimostrati a noi contrari,
collabora ora più strettamente con i nostri CC.RR. principalmente nel servizio di ordine
pubblico. La gendarmeria è specialmente attiva nelle province dove deve lottare e spesso con
successo, contro i numerosi banditi armati che in questi ultimi tempi, a causa della scarsità
di viveri, sono notevolmente aumentati e si sono fatti più audaci. In tali operazioni i gen-
darmi dimostrano di agire con slancio e decisione encomiabili. Pur tuttavia da numerosi
indizi ed elementi probatori va rilevato: continua il favoreggiamento degli sbandati inglesi;
nel rastrellamento delle armi, la collaborazione è pressoché nulla ed in alcuni casi anzi è
stata provata la sua partecipazione all’occultamento; insufficiente concorso nella repressione
del mercato nero; scarsa l’azione verso la popolazione per il conferimento dei generi alimen-
tari agli ammassi” . Con l’espandersi del movimento insurrezionale, a partire dalla prima-
381
vera, iniziarono le diserzioni di massa che costrinsero il comando italiano al ritiro delle armi
automatiche e lunghe in distribuzione ai gendarmi .
382
Nella seconda metà del 1942 la situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza andò
380 Relazione n. 0217227 cit. Nei territori liberati l’ELAS tendeva a sostituire i poteri legali con organi
rivoluzionari dediti all’indottrinamento, al proselitismo e al sostegno logistico delle bande.
381 Relazione sull’attività svolta dall’Ufficio IA durante il primo periodo di occupazione in territorio greco, cit.
Con l’intensificarsi dell’azione partigiana, a partire dalla fine del 1942, l’affidabilità della gendarmeria
decrebbe ulteriormente, aumentando i casi di diserzione con passaggio al nemico, soprattutto tra gli
elementi più giovani di recente reclutamento. Ad abbassare il morale dei gendarmi vi erano le dota-
zioni d’armamento antiquate, completamente prive di armi automatiche, la bassa paga ed il vestiario
scadente.
382 Nella prima settimana di marzo 1943, solo nel settore della divisione “Pinerolo”, defezionarono 184
gendarmi, spesso con l’arma individuale al seguito. Nel giugno 1943, allo scopo di rafforzare i mezzi
di lotta contro il movimento comunista, il ministero dell’interno greco ricostituì la Direzione della
sicurezza nazionale, già esistente sotto il regime di Metaxas.