Page 558 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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           furono ribadite alcune norme tattiche elementari di impiego dei reparti : “In marcia:
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           avanguardia e retroguardia sempre in atto; fiancheggiamento fisso o mobile; impedimenta
           al centro della formazione; distanza fra gli elementi del dispositivo ridotta in quanto il
           particolare nemico non dispone di artiglierie; dovendo passare attraverso punti di obbliga-
           to passaggio occuparli preventivamente; poche pattuglie di sicurezza ma robuste” . “L’av-
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           versario può manifestarsi dovunque, dattorno, quindi il servizio di sicurezza va fatto per
           tutti i 360° e sempre. Ne derivano relazioni di posizione, di forza, di tempi tra i vari ele-
           menti, e cioè in particolare: elementi di sicurezza tutti all’intorno, forza di essi mai esigua,
           distanze ravvicinate. Le norme regolamentari da tener presenti son in altri termini, in ge-
           nere, quelle relative ai terreni boscosi o coperti, alle zone insidiose per passaggi obbligati,
           per possibilità in ogni momento di agguati e sorprese, quindi: le punte di sicurezza siano
           rinforzate con unità mitraglieri allo scopo di dar loro la possibilità, incontrando il nemico
           di impegnarlo e sopraffarlo con potenza di fuoco e reazione di movimento. La testa ed il
           grosso d’avanguardia debbono essere costantemente collegate con le punte di sicurezza per
           poter intervenire in loro favore se impegnate in combattimento. La sicurezza sui fianchi
           non deve essere data da esigue squadre fucilieri. Dosare i reparti fiancheggianti tenendo
           presente il loro scopo che è quello di evitare eventuali attacchi sui fianchi della colonna in
           marcia; attacchi, che come quelli a tergo, portano scompiglio e danno fra le truppe. I co-
           mandanti di reparto abbiano sempre presente il modo di combattere dei ribelli, i quali, ri-
           uniti in gruppi più o meno numerosi e muniti di armi a tiro rapido, cercheranno sempre di
           attaccare di sorpresa quasi mai frontalmente, e poi si dilegueranno rapidamente. Le distan-
           ze fra gli elementi di sicurezza ed il grosso debbono essere sempre ridotte. Criterio base è
           quello di poter prontamente far massa con gli elementi distaccati o fare in tempo a
           proteggerli” . “In terreno vario marciare sempre per l’alto; nulla di male se la velocità
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           oraria si riduce a 1 km e anche meno per certi tratti. La sicurezza delle colonne a piedi deve
           avere l’assoluta precedenza su qualsiasi altra considerazione” . “Autocolonne sempre pre-
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           cedute da due motociclisti collegati a vista con le autocolonne stesse, incaricati di ricono-
           scere eventuali ostruzioni predisposte dagli armati lungo l’itinerario; automezzi distanziati
           l’uno dall’altro di tanto da non coinvolgere tutta la colonna in eventuali imboscate ed a



              panti alle operazioni contro il banditismo, Comando Superiore FF.AA. Grecia – Ufficio Operazioni.
              La sola divisione “Pinerolo” tra il settembre 1942 e il gennaio 1943 prese parte a 31 operazioni di ra-
              strellamento con l’impiego minimo di una compagnia rinforzata.
           406 Il comandante della divisione “Pinerolo” intese riassumere il quadro normativo d’impiego delle pat-
              tuglie esploranti appiedate, adattato alle specifiche tipologie d’azione anti ribelli, nell’allegato Sintesi
              norme addestrative per pattuglie e esploratori alla circolare n. 62/I.T.M. in data 9 gennaio 1943, esplo-
              razione, comando divisione fanteria “Pinerolo” – Ufficio del capo di stato maggiore.
           407 Foglio n. 3792/Op. in data 31 dicembre 1942, Sicurezza in marcia e in stazione, comando divisione
              fanteria “Pinerolo” – Ufficio del capo di stato maggiore.
           408 Foglio n. 01/5229 in data 3 novembre 1942, Sicurezza in marcia ed in sosta, comando III Corpo d’Ar-
              mata – stato maggiore.
           409 Foglio n. 1110/Op. in data 18 febbraio 1943, Modalità di azione contro le bande ribelli, comando di-
              visione fanteria “Pinerolo” – Ufficio del capo di stato maggiore.
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