Page 572 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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           fondo le azioni, ed ai primi rovesci sono naturalmente portate ad abbandonare la lotta” .
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           In maggio si svolse il ciclo operativo “B” nella zona dell’Oros Orthris e nella fascia costiera
           da Almyros a Stylis, che vide anche il coinvolgimento di unità navali della Regia Marina,
           unitamente ad una diecina di battaglioni di fanteria (incluso un battaglione di bersaglieri
           ciclisti) e due reggimenti di cavalleria .
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              Nel corso della prima metà del 1943 furono attuate altre misure di controguer riglia, le
           principali delle quali furono: la sistemazione a caposaldo di ogni presidio con abbondanti
           riserve di viveri e munizioni per resistere ad assedi prolungati e l’organizzazione di servizi di
           sicurezza e osservazione integrati da pattugliamenti a largo raggio soprattutto nell’arco not-
           turno ; il raggruppamento delle forze a difesa della ferrovia Atene-Salonicco e di poche
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           altre rotabili; la riduzione del personale addetto ai comandi e servizi vari allo scopo di recu-
           perare effettivi da destinare all’impiego operativo; il concentramento degli ammassi in lo-
           calità debi tamente presidiate e assidua vigilanza ai posti distribuzione viveri allestiti dalla
           Croce Rossa allo scopo d’impedire il rifornimento di generi alimentari ai ribelli . Nel
                                                                             456
           maggio 1943 il gen. Geloso venne destituito insieme ad una trentina di ufficiali generali e
           superiori del suo stato maggiore e posto sotto inchiesta . Geloso fu tacciato di non aver
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           vigilato sul contegno morale dei propri sottoposti dediti a speculazione, contrabbando e
           traffico di valuta. Gli ufficiali del Comando Superiore italiano di Atene furono accusati di
           aver condotto un tenore di vita sproporzionato alle loro possibilità materiali “e comunque
           assolutamente in con trasto con le esigenze dell’ora” . In sua sostituzione fu chiamato il
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           453 Circolare n. 029193 in data 11 aprile 1943, Spirito offensivo e disciplina di fuoco, Comando Supe-
              riore FF.AA. Grecia - Ufficio Operazioni.
           454 Foglio n. 01/5744 in data 21 aprile 1943, Operazioni “B”, comando III Corpo d’Armata – stato mag-
              giore. Gli andartes avevano iniziato a servirsi di imbarcazioni per operazioni di piccolo cabotaggio
              contro il traffico navale italiano e per attacchi di sorpresa a postazioni costiere.
           455 Cfr. circolare n. 026470 in data 12 marzo 1943, Sicurezza, Comando Superiore FF.AA. Grecia - Uf-
              ficio Operazioni.
           456 Cfr. foglio  n. 022063 in data 22 gennaio 1943,  Sintesi  degli  argomenti  trattati  dall’Eccellenza
              Coman dante superiore durante la riunione del giorno 18 gennaio 1943, Comando superiore FF.AA.
              Grecia - Ufficio Operazioni.
           457 Nel gennaio 1943 il Ministero degli Esteri appuntò che: “La carestia ha generato fame, questa ha
              prodotto un senso di profonda corruzione che ha influito e influisce moltissimo sullo spirito e sul
              comportamento anche dei nostri militari, eccessivamente dediti ai facili amori”. Dopo la caduta del
              fascismo, nell’agosto 1943, il gen. Geloso fu richiamato in servizio dalla riserva senza subire sanzioni
              disciplinari di sorta. Cavallero riteneva Geloso “forse il migliore dei nostri generali, tecnicamente pre-
              parato, energico e pieno di tatto”.
           458 Foglio n. 6985 in data 16 maggio 1943, Illecita speculazione nei territori occupati, Comando Su-
              premo - III Reparto. Così, nel giugno 1943, venne relazionata la situazione morale delle truppe in
              Grecia: “Buono e soddisfacente lo spirito delle truppe e degli ufficiali. Risente però del lungo periodo
              di relativa inattività nel quale si sono venuti a trovare molti dei reparti dislocati in Grecia. Ad Atene
              sussiste una situazione che occorre radicalmente risolvere. Il comandante dell’armata si sta adoperan-
              do alacremente e seriamente. Necessita, però, che alcuni elementi ormai ben individuati, e tuttora in
              posti delicati, siano sostituiti ed allontanati al più presto. Tutto l’ambiente ne verrebbe rapidamen-
              te normalizzato. E’ specialmente necessario poi sradicare l’esistente tendenza all’eccessiva comodità,
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