Page 578 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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           tieri il peso dell’occupazio ne della maggior parte della Grecia agli italiani. Quando, però,
           nella primavera del 1943, la situazione strategica nel Mediterraneo fece diventare la Grecia
           un possi bile obiettivo delle Nazioni Unite, i tedeschi mirarono ad avere il completo con-
           trollo militare di tutta la penisola. Nel raggiungere tale scopo furono agevolati dalla con-
           dotta del Comando Supremo italiano il quale, in vista dei pericoli che poteva correre il
           territorio metropolitano, non solo non aveva intenzione di au mentare le difese della Grecia,
           ma tendeva a riportare in Patria il maggior numero possibile di unità dislocate nei Balcani.
           Fu così che il rafforzamento dell’occupa zione in Grecia in previsione di possibili sbarchi
           anfibi in grande stile anglo-americani fu compiuto dai tedeschi, che a poco a poco vi fecero
           affluire un certo numero di divisioni adatte alla manovra (3 divisioni cacciatori, una da
           montagna e una corazzata in trasferimento nel giugno 1943) . A partire dall’estate 1943
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           i tedeschi si premunirono anche per far fronte a un probabile cambio di alleanze dell’Italia,
           pianificando la neutralizzazione dell’11  Armata con un’azione di sorpresa. In conseguenza
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           dei mutamenti strategici in atto, i tedeschi chiesero e ottennero dal Comando Supremo
           italiano che dal 28 luglio 1943 l’11  Armata, divenuta nel frat tempo un contingente misto
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           italo-tedesco per l’inserimento nel suo organico di alcune grandi unità germaniche, passas-
           se alle dirette dipendenze dell’Ob.S.O., che cam biò la sua denominazione in comando
           Gruppo d’armate E . Con questo provve dimento l’armata del gen. Vecchiarelli lasciò le
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           dipendenze dal comando ita liano Gruppo armate est per essere inquadrata in una grande
           unità complessa tedesca . Gli italiani ottennero che l’VIII ed il XXVI Corpo d’Armata
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           470 Nel maggio 1943 il Servizio Informazioni aveva compreso le reali intenzioni dei tedeschi che sfrutta-
              vano l’allarme relativo a probabili sbarchi alleati per procedere all’invasione della Grecia sotto occupa-
              zione italiana: “L’eventualità di imminenti sbarchi nemici nel Peloponneso è da ritenere poco atten-
              dibile. […] E’ opportuno rilevare come la larga risonanza data dal servizio informazioni germanico
              alle segnalazioni di prossimi sbarchi in Grecia e l’immediata rispondenza di queste segnalazioni con
              movimenti di grandi unità., presumibilmente predisposti da qualche tempo, lasciano pensare ad una
              azione coordinata ed intesa a creare le premesse necessarie per giustificare la penetrazione di forze te-
              desche in territori controllati dall’Italia” (promemoria n. S.I.M./610 in data 28 maggio 1943, Presun-
              ti intendimenti anglo-sassoni di effettuare prossimamente operazioni di sbarco nel Peloponneso, Comando
              Supremo – S.I.M.).
           471 Il comando supremo accettò la proposta tedesca, pur riconoscendo che “il passaggio di dipendenza
              dell’11ª Armata dal comando gruppo armate est all’OBSE proprio nella previsione di un prossimo
              attacco nemico non può essere bene accetto ai comandi italiani, per ovvie ragioni”. In cambio, il co-
              mando supremo chiese all’OKW che le truppe tedesche dislocate in territorio di giurisdizione italiana
              in Grecia, Albania, Montenegro Egeo e Croazia passassero alle dipendenze di impiego dei rispettivi
              comandi del Regio Esercito (Foglio n. 23325/op. in data 8 luglio 1943, Proposte di sistemazione di co-
              mandi in Balcania, comando supremo – I reparto).
           472 La costituzione del Gruppo armate est risaliva a fine aprile 1943. La nuova grande unità complessa,
              posta alle dipendenze del Comando Supremo, ebbe alle dipendenze i reparti italiani schierati in Mon-
              tenegro, Albania, Grecia ed Egeo. Negli intendimenti inziali, era stato designato quale comandante
              del gruppo armate est proprio il gen. Geloso, che, invece, verrà rimosso anche dall’incarico presso il
              comando di Atene. (cfr. circolare n. 22077 in data 27 aprile 1943, Costituzione del Gruppo Armate
              Est, Comando Su premo - I Reparto - Ufficio Operazioni Esercito).
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