Page 77 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
P. 77

Il RegIo eseRcIto e le opeRazIonI dI polIzIa colonIale In afRIca (1922-1940)  77

              simile: esistevano sì dei leader, e anche di un certo spessore, ma erano spesso in contrasto
              fra loro. Fu con questa situazione, caratterizzata dalla mancanza di figure di riferimento, e
              quindi di interlocutori, che gli italiani si dovettero confrontare, riuscendo a sfruttarla a loro
              vantaggio dopo le difficoltà iniziali .
                                          166
                 A oriente della Tripolitania si trova la Cirenaica, una regione in gran parte desertica
              con un’estensione di 860.000 km². La sua fascia costiera settentrionale, affacciata sul Me-
              diterraneo, ha alle spalle l’imponente altopiano del Gebel el-Akhdar, la montagna verde,
              che si distende dal Golfo della Sirte a quello di Bomba superando gli 800 metri nei pressi
              di Slonta per poi degradare verso sud fino al deserto con la zona delle “balte”, intersecata
              da numerosi uidian, mentre il versante nord precipita sulla costa con declivi impervi, rotti
              da conche. Per una serie di fattori climatici e idrologici è una regione relativamente ricca
              d’acqua che allora ospitava quasi la metà di tutta la popolazione della Cirenaica: circa
              100.000 semi-nomadi dediti all’allevamento che, a seconda della stagione, si muovevano in
              transumanza insieme al loro bestiame. Il Gebel era un territorio particolarmente adatto alla
              guerriglia e, anche per la spinta indipendentista della Senussia, costituì un serio problema
              per il governo italiano. Oltre il Gebel, separata da una valle e da diversi uidian, si trova la
              Marmarica che dal Golfo di Bomba arriva a quello di Bardia e di qui alla depressione di
              al-Qattara, in Egitto. E’ un territorio pianeggiante e desertico in cui i pochi centri abitati
              si trovano sulla costa, come Tobruk e Bardia, e nelle rare oasi dell’interno, come Giarabub.
              Per quanto riguarda la geografia umana della regione, uno studio dell’Ufficio Politico Mili-
              tare del 1913 individuava le tribù degli Auaghir, degli Orfa, dei Dorsa e degli Abid nel ter-
              ritorio di Bengasi, dei Braasa e degli Hasa tra Merg e Cirene, degli Abeidat e dei Marabtin
              tra Derna e Tobruk e dei Mogarba nelle oasi di Augila, Gialo, Cufra e Giarabub . La loro
                                                                             167
              era una vita semplice: dedite per lo più alla pastorizia, vivevano di quello che ricavavano dal
              bestiame, soprattutto. Quando iniziarono le operazioni di controguerriglia, queste popola-
              zioni furono costrette a spostarsi: parte degli Auaghir, gli Orfa, alcuni Dorsa e una buona
              parte degli Abeidat si mossero verso la costa, mentre le tribù più spiccatamente nomadi, i
              Mogarba, gli Auaghir del sud, i Braasa e un nucleo consistente di Abid ed Abeidat del sud
              e dell’est, si diressero a sud, verso il deserto . Con queste tribù beduine il governo italiano
                                                168
              tentò di venire a patti, cercando di farne degli alleati, ma le posizioni erano troppo distanti
              perché si potesse arrivare a un vero accordo. Fu così che mentre le tribù sulla costa si sotto-
              misero, quelle del deserto scelsero la via della resistenza, più o meno aperta .
                                                                          169
                 La terza regione, del tutto desertica se non fosse per le oasi create da sorgenti sotter-
              ranee, era il Fezzan. La riconquista del Fezzan, compiuta da Graziani nel 1929 durante il
              governatorato del generale Pietro Badoglio, può essere considerata una delle operazioni mi-

              166 Si veda Federica Saini FaSanotti, Libia 1922-1931. Le operazioni militari per la riconquista, US-
                 SME, Roma, 2012, pp. 243.
              167 uFFicio politico Militare, Dati approssimativi, desunti da informazioni, relativi alla popolazione del-
                 la Cirenaica ed al numero degli abitanti sottomessi, dicembre 1913, AUSSME, Fondo L-8, busta 233,
                 fascicolo 6.
              168 E. E. evanS-pritchard, The Sanusi of Cyrenaica, Oxford, Clarendon Press, 1949, p. 160.
              169 Federica Saini FaSanotti, Libia 1922-1931. Le operazioni militari per la riconquista, op. cit., p. 244.
   72   73   74   75   76   77   78   79   80   81   82