Page 124 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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        L'ULTIMA  I'ASB  l'lHI.I.'P.MICKA.ZIO:oiE  I'I'AUo\.'IA   113

        Paesi Bassi:
           20  ottobre  1948;  4 dicembre  1948;  28 onobre  1952;  4  giugno 1954:  11
        febbraio 1955; 12 febbr.Uo  1955; 5 ago.~to 1960 e così via.
        Svizzera:
           22 giugno 1948;  17 agosto 1951;  IO  mano 1960;  14  dicembre  1962;  18
        dicembre 1963;  IO agosto 1964 e cosi via.
           Anche  con  i  paesi  oltremare,  si  stipularono  prestissimo  molti  accordo.
        ricorderemo quelli con:
        Argentina:
           21  febbmio  1947:  16 aprile  1947;  13 ouobrt: 1947:  26 gennaio 1948;  25
        giugno 1952: 25  novembre 1957;  25 novembre 1958;  12 aprile 1961; 4 giugno
        1965 ecc ..
        Brasile!
           8 ottobre 1949; 5 luglio 1950: 12 murzo 1953; 9 dicembre  1960.
        Cile:
           1  gennaio 1949.
        Uruguay:
           14 maggio 1952; 18 aprile  1961.
        Australla:
           29 mao.o 1951;  l dicembre 1954; 20 · 21 agosto 1956: 29 senembre 1959;
        1 dicembre 1959; 4 gennaio 196o; 31 gennÌ1i0 1954 ecc ..
           Il contenuto  di questi accordi non variava  molto; si trall.aV'J  di negozlare
        con la  potenza  ospitante  condizioni di  lavoro e  condi2.ioni generJii di  ~.rana·
        mento adeguate alle  esigenze di una esistenza, sì  di lavoro,  ma  in contesto
        generale che potesse penneuere a questi lavoratori eli  contare su delle suuuu-
        re di accoglienza tali  da  far dimenticare  le  penose condizioni car-Jtteristiche
        dell'esodo degli emigrami  italiani  dei  periodi  precedenti. Quindi era oggeno
        di questi  ~.rauati tuu'una serie di ques!loni  lega.te all'emigrazione, qu.:lll  i con-
        trani di  lavoro, le retribuzioni,  le rimesse, gli alloggi,  i riconoseìmenti sociali
        generali quali ii ricoogiungimento del  f:~mltiari,  la  scuola al figli,  l'assiSlenz:~
        per malattie e  vecchiaia  ed inf'me l'eventuale rimpatrio a  centrano l'mito.  Le
        minute disposizioni contenute nei vari documenti diplomatici e  la loro evolu·
        zione sono alla base della  moltipllc-.nione dei cractati,  visto che per ogni que-
        stione era lo Stato italiano che, attraverso i suoi organi consolari e diplomatici
        normali e  talvolta  attraverso speciali organismi, si rendeva  garante della  cor-
        rett:a  applicazione degli  impegni  assunti  da  parte dello  Stato ospitante e  in
        linea generale della buona riuscita dell'emigrazione in oggeuo di accordi emi-
        gratori, e che nel caso eventuale si Impegnava a  nego7.iare opponune varianti
        all'accordo precedenre·<5).
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