Page 158 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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LA RlCOSTIIUZIO:>IE DELLE f'UROVIE DEUO STATO       147

            Una  volta  stabilito  quali linee avessero la  priorit:l  in funzione  delle esi-
         genze economlco-sociaU del  Lenitorio  servito,  la  rimessa  in efficienz:a  della
         mrutruta ferroviaria si sviluppò dì m:wlma secondo le seguenti dlretuici:
         a)  Ripristino dell'armamento:  in una prima fase,  per le Unee  ad allo e  medio
           traffico, fu  previsla la posa di rotaie del peso di 46 Kglm (11) e  per le linee a
           scarso traffico,  il riutlliuo di  rotaie usate,  prelevate dai binari  rinnovau.  In
           una seconda fase si sarebbe iniz.ì.ala la rislrunurazione dei binari con l'impie-
           go di romie pil"l  pesantJ (da 49  Kglm),  rimandando la possibilità di uso d1
           rotaie ancoro  più pesanti (60 Kglm in uso nncorn oggi) a  quando te feniere
           di  Piombino, unico  impianto in  Italia  In  grado di  produrre trafìlati  di  12li
           dimensioni, fossero in grado di produrle. Sulle linee a  medio tmffico, venne
           prevlsl2  la  posa  di rotaie usate  buone prele\lllle dalle llm.-e  a  fotte Lraffko
           mentre per quelle secondarie, l'impiego di rotaie del peso di 36 Kglm.
         b)  Rinnov-o~mento dei deviatoi (Z6J  per poter rendere su bile e  sicuro il t.ransito
           dei Lreni  sugli scambi, utilizzando esperienze faue all'estero e  iniziando Il
           graduale potenziamento degli st:abilimerui produnori.
         c)  Ricostruzione delle gallerie dissesc11e, super.tndo la difficoltà di ricostruire
           e riparare l rivestimenti murnri con nuove tecnologie e  macchinari.
         d) Riauivuiooe dei pomti per le linee di. prima e seconda categoria con opere
           semiprovvisorie, In  modo da essere in grado di sopportare il transito di un
           Lreno cosiddetto -tipo A- costituJro da due locomotive abbinate con peso
           di 20 t/asse 07) e  da carri in numero Ulimitalo, del peso di 20 t/asse e  per
           le  linee di terza categoria adalto al transito del treno ·tipo S. costituito da
           due locomotive abbinaLe con peso dl15 l/asse e da cani in num~ro illiml-
           1210  del  peso di  10  l/asse.  Oggi  tutte  le  linee  l121iane  sono  in  grado di
           sostenere  il  passaggio del  treno  ·tipo A·  mentre alrune,  Facenti  pane di
           direLtrid europee, sono state  rnfforzate  sino a permettere il transito di treni
           formati da un numero illimitato di assi da 22 t.  A tilolo dJ confronto con i
           mezzi  st.radali,  gli  autocani  più  grandi oggi  in drrolazlone difficilmente
           raggiungono  le 6 1 per asse.
         e)  RiCOSinlzione dei fabbricati di servizio delle stazioni con adeguamento alle
           esigenze di  praticità  per Il pubbllco e  razionaliw del servizio, contenimen-
           to della spesa riutiliz;z:anclo al massimo le struuure superstiti e  infine confe-
           rimento alla lìnea archlleltonia esterna di un aspetto moderno in armonia
           con l'amblenre e  il paesaggio.
         O  Messa  in funzione delle apparecchiature ane a  garantire la sirurezza deUa
           circolazione ed eliminare le  procedure manuali con la dol2zione di segnali
           luminosi senza parti  mobili '  1211  per le linee di prima e  seconda categoria, e
           semaforicJ ad ala mobile per te linee di Lei'Zll  categoria; dispositivi di bloc-
           co automatico per la slrurezza deJI:l  circolaz.ione fra  le stazioni e apparati
           centrali  per la manovra degli scambi e  dei segnali nelle stazioni  pll"l  gran-
           di; sistema di b!OCC::tggio degli scambi (lll getgo "fermascambi") coltegnti
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