Page 159 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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               elenrlcamente all'appara.to centrale per impedire fisicamente manovre che
               interesslno  l'i.ùnerario fissato;  rìattivazione  del sistema  di  distanziamento
               fra  i  treni  con  blocco automatico dove era  già installato e con  blocco
               semiautomallco nelle linee principali a semplice binario.
             g) Rlattivazione dei sistemi di telecomunlcazlone con l'aggiunta di migliorie
               quali una rete telefonica completamente automatizzata fra  i compartimenti
               e  all'interno di ogni singolo compartimento, rete  di telescrìventi  fra  rutti  i
               centri pit) impananti e  la  direzione centrale,  implami di diffusione  sonora
               sia per i vlaggiarori che per n servizio interno.
             h) Ripristino delle tinee eleruificate a corrente continua a 3.000 V già in funzione
               prima della. guerra, lasciando in attività quelle a corrente alternata trlfase 0:9> a
               3.600 V 16,3 Az (Brennero Botzano-"rrento e  linee Jiguri-piemontesi).
             i)  Aumento delta produzione di energia elettrica per poter far fronte all'aumento
               dei consumi dovuto all'estensione delle linee elettrificate e  al  maggior numero
               di treni, con la  riattivazione delle centrali idroelettriche danneggiate, la  costru·
               zione di nuove e  il potenzlamento degli impianti geotennid di larderello.
                la riparazione del materiale rotabile  venne preceduta  da un censimento
             per individuare  Il  materiale  poco danneggiato che poteva essere riattivato  in
             t:empi  brevi e  che sarebbe  stato riparato  nelle nuove officine  FS di  "piccole
             riparaz.ioni• disseminate lungo la  rete.
                Per il materiale che aveva subito danni maggiori, il problema era pii) com-
             plesso perché  prima  avrebbero dovuw esse.re  riattivate  le officine  di grandi
             riparazlonl che come si è visto erano srate danneggiate  per oltre U 60o/o.
                L'opera di ricostruzione aveva raggiunto, alla fme del 1947 le seguenti percen-
             rualì di opere ripristinate relativamente a quelle danneggiare dagli eventi beUid.
             Binari di co~ a doppio  binario   Km 3.222         69%
             Binari di co~ linee a semplice bin.   Km826        64%
             Binari di stazione             Km 1.563            60%
             Ponti In murarura               n. 1.893           48%
             Pomi in ferro                    n. 279            34%
             Gallerie                         n. 235            76%
             Fabbricali viaggiatori           n. 718            66%
             Magazzinì merd                   n. 542            60%
             Depositi locomotive               n. 57            59%
             Officine rialzo                   n.37             73%
             Officine mareriale mobile          n. S            50%
             Blocco automatico                Km 43             11%
             Blocco semlaulOlllJltico       Km  1.130           36%
             Posti di blocco semiautomatico   n. 265            36%
             Apparati centrali elettrici       n. 90            31%
             Apparati centrali di altri tipi   n. 200           50%
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