Page 174 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
P. 174
IL MEZ.ZOGIOIINO D'ITAUA N,EUA RICOSTIIUZIC>f\1! 163
Crepuscolo dell'autonomismo
Anziché Incoraggiare a percorrere la strada delle autonomie locali, le
vicissitudini dell'autonomia regionale siciliana (dai complessi risvolti sia per lo
Stato sia per tutti l partiti del cosiddetto •arco costituzionale") Inducono a
imboccare quella delle "leggi spedali". Tanto più che, malgrado quattro anni
di poteri mal riconosciuti ad alcun'altra regione d'italia, sulla soglia degli anni
cinquanta, la Sicilla rimane una terrn ove all'incertezza dell'ordine pubblico
per la nora presenza diffusa della criminalità organizza.ta si sommano occupa-
zioni abusive dJ teiTe e 'proteste' che dal terreno sodo-economico sempre più
frequentemente passano su quello politico, riproponendo una volta di più il
temutissimo spettrO del separatlsmo, mentre non sono ancora chiuse le rente
delle mutilazioni subite dall'Italia sul confme ocddeor.ale e rimane apertissima
la questione di Trieste e dell'lstria, (a tacere, s'intende, del contenzioso ltalo-
austriaco per l'Alto Adige).
Non srup.lsce che in presenza di tale groviglio dl quest:Jonl Il governo
miri a ridtmensionare drasticamente la t'endenza delle Regioni a statuto spe-
ciale a contrapporsi allo Stato quali poteri pariteticl (per esempio pretenden-
do sedere in Consiglio dei ministri con voto deliberante). Il costituzionali.s(a
Giuseppe Armani ha osservato al riguardo che non sembra esagerato parlare
di vero e proprio 'antiregionalismo' del po«ere centrale - m:mife~,;uto:si in
molrl modi e specialmente con Il diniego dJ riconoscere alle Regio.nl :t statuto
speciale competenze lnregrative di quelle tassativamente elencate nel loro sta-
tuti - con la delimlrazione delle loro comperen1.e e con bi subordinaz.ìone
della loro iniziativa legislativa, anche in materie devolute ailll loro potestà
normativa, alla legislazione smruale. Tale slstemalko ridimensionamento della
spin.ta autonomistica viene peraltrO agevolato dall'opposizione delle slnisue
alla immediata designazione dei previsti commissari governativi presso le
Regioni a staruto ordin.ario, come richiesto dal governo. In ral modo, in nome
di un più accentuato regionalismo, si dà spunto agU avversari di qualsiasi
autonomia regionale per rinviare il varo delle autonomie nelle regioni deno-
minate ma non normativamente costituite dalla Carta del 1948.
Le conseguenze della non proprio rettilinea vicenda delle Regioni a sta-
tuto speciale si concludono dunque con un bilancio globalmente negativo
per il Mezzogiorno, giacch~. in conclusione, fatta eccezione per le grandi
Isole - che solo per uso stattstlco e per 'e:.1ensione' vengono Incluse in tale
·a~a· -. le cinque (e poi sei: con la separazione del Molise dagli Abruzzi)
regioni del Sud rimangono a sututo ordinario: ovvero prive alfano di poteri
d'iniziativa e nella condizione di doversi affKiare In roto al governo centrale.

