Page 175 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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Leggi speclall e Cassa per U Mezwgfomo
Due anni dopo la sconflu.a del Fronte popolare nelle elezioni politiche
del 18 aprile 1948 e all'indomani deUe roventi polemiche condocte dall'estre-
ma sodal-comunisca contro l'ingresso deU1calia nella NATO, il 1950 costitui-
sce l'anno di svol12 nel modo di affrontare la questione meridionale. D'intesa
con politici dalla vasra cognizione delle reali condizioni del Mezzogiorno e
delle isole (Antonio Segni, Giuseppe Medici, Fiorentino Sullo ... ), De Gasperi
punta a varare grnndi strumenti d'nione e a intervenire con "leggi speciali"
su sil\lazioni specifiche. nel quadro di rifonne di portata nazionale.
La prima legge 'mirata' è la n. 230 del 12 maggio 1950: Prouvedlmenli per
la colon ln:azfone dell'Altopiano della S11a e del territori jotJfcl cotuermtnl,
nom come "legge Sila•. Mentre è in discussione la "rifonna agraria" (intesa
dall'estrema sinistra quale drastica espropriazione del latifondo e sua rcdìst.ri-
buzione a cooperative e a brnccianti nullatenenti, mentre i moderati la conce-
piscono come incenlivazione della mezzadria e di forme di cooperazione
mediate e garantite dalla pubblica amministraz.ione), il governo - per bocca
del relatore stesso della legge, on. Salomone - persegue l'intento di "sistemare
il maggior numero di famiglie contadine del luogo•. 'L'obiettivo ultimo rimane
dunque la ricostiruzione (o avvento, là dove da secoli era stata spazzata via o
non era mai esistita) della piccola proprietil contadina, veduta come già
nell'età postunitarill e sino a quella glolittlana compresa quale pilastro portante
del rifonnismo gradualistico e della pace sociale. SI ritiene altresi che In picco-
la proprietà avrebbe segnato Il passaggfo dalle culrure estensive, generalmente
'povere', a quelle Intensive, pi~ qualiOcate. Tale proposito avrebbe però doV\1-
to comport:~re la formazione di un mercato che In realm rimane al di fuori
della pona~a della legge Sila, per certi aspetti riecheggiante U "decreto GuUo"
che nel 1944 aveva avallato l'occupazione di terre incolte, e l'istituzione
dell'Opero di valorizz:azlone della Sila (31 dicembre 1947, n. 1647).
Pur con l limiti ìnsi.tl nella S\la con~ezione IOcallsùca, la legge Sila sl con-
creta nell'espropriazione di 76.000 et!ad che, nel corso di sette anni, aggiunti
agli 85.000 acquistati dall'Opera di valort:uazione, uasfonna in piccoli pro-
prietari circa 25.000 del 38.000 aspiranti, Va osservato che il 6o% dei nuovi
proprietari sono e:x braccianti e ii 75% degli appezzamenti assegnali sono sitl
nell'area co!Unare e di montagna. La costa, potenzialmeme pl~ ferace, rimane
riservato dominio d'interessi forti. Proprio l'eccessivo frazionamento, la caren-
za di rison;e ftnanziarie e dì attrezzature e, infine, la già accennata certezza di
sbocco commerdale per la produzione, ridimensionano la ponata dell'inte.ra
operazione, alla quale va nondimeno riconosciuto Il pregio pi segnare nei
fatti una prima sconflua della arcaica proprietà assenteistica e il sqperamento
del latifondismo tradizionale.

